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LA NOTTE DEI LICEI CLASSICI: LA CULTURA E’ SEMPRE DI MODA

 

Roma, 13/01/2017

In occasione della terza edizione de “La Notte Nazionale del Liceo Classico” tenutasi il 13 gennaio 2017, il liceo Classico Virgilio ha ospitato seminari, dibattiti, degustazioni, recitazioni e musica. I protagonisti principali di questa iniziativa sono stati gli studenti ed ex studenti del liceo.

E’ noto che in questi ultimi anni è stato registrato un drastico calo delle iscrizioni al liceo classico, quindi abbiamo pensato di chiedere agli studenti la loro opinione in merito a tale modello di studio e all’importanza della conservazione del patrimonio culturale classico.

Abbiamo incontrato due ragazze entusiaste di questa iniziativa che frequentano il terzo anno del liceo classico e fatto loro alcune domande. Le risposte si sono accavallate e, a volte sovrapposte con fervore.

Per quale motivo avete scelto di partecipare a questa iniziativa?

C: “Perché amo quello che studio principalmente ed è un’iniziativa che ci coinvolge da vicino”. (risponde con convinzione)

A:“ Perché ci sentiamo parte di una famiglia”. (…più timidamente)

C:” Ma non solo, io penso che avrei partecipato anche ad iniziative che coinvolgevano altri tipi di licei. Il sapere è sempre quello alla fine”.

Secondo voi qual è lo scopo principale de La Notte dei Licei Classici?

C:”Trasmettere questa cultura ha fatto si che noi siamo quello che siamo.”

A:” In un certo senso anche per ‘sponsorizzare’ il liceo classico e fare in modo che le persone partecipino e si iscrivano a questo indirizzo poiché negli anni le iscrizioni sono diminuite. Ma comunque è un indirizzo bellissimo”.

C:” Perlomeno, comunque, che si interessino a quello che noi facciamo e che in realtà coinvolge da vicino tutti noi”. (lascia trasparire un po’ di amarezza)

Quanto ritenete attuale questo modello di studio tutto italiano del liceo classico, con un’Europa in cerca di cambiamento?

C:”Non è molto facile rispondere”. (risponde sorridendo)

A:”Il metodo di studio è estremamente attuale anche se è criticato perché ci sono le ‘ lingue morte’. Dicono che è inutile e anche pesante solo che, per esempio, molte università richiedono un metodo di studio rigido. Inoltre ci insegna a studiare con costanza e l’impostazione che ci dà è utile”.

Ritenete che in Italia la voglia dei ragazzi di frequentare un liceo classico sia aumentata o diminuita?

C:” Sicuramente è diminuita perché molte persone sono spaventate da quello che è il percorso. Si, è vero, devi faticare e metterti in testa che devi studiare e anche sacrificare alcuni aspetti della tua vita, però non è una cosa così irraggiungibile”. (alzando un po’ la voce come per ribadire l’importanza di quello che sta dicendo)

A:”Anche perché si discosta molto dai modelli europei; sembra un modello vecchio e quindi si tende ad abbandonare questo tipo di studi. E’ molto utile per tutti, anche per i più giovani. Appunto, l’iniziativa parla del liceo classico anche per mandare avanti questa tradizione”.

Perché avete scelto questo tipo di liceo?

C:”In realtà, fino all’ultimo secondo, ero indecisa tra lo scientifico e il classico perché, in generale, il classico, dà un’impostazione generica, ti apre strade a tantissime cose, per esempio puoi scegliere anche un indirizzo scientifico all’università. Mi ha sempre affascinato e, come ho detto prima, è una cosa che ti riguarda da vicino e fa in modo che siamo quello che siamo”.

A:”Io l’ho scelto più per un amore per la cultura che per il futuro all’università”. (La timidezza iniziale oramai è svanita)

Cosa cambiereste dell’attuale impostazione del liceo classico e cosa terreste?

(sorridono entrambe)

C:” A me piacerebbe fare più matematica ma a lei (indicando A) non molto”.

A:” E’ una questione di punti di vista”.

di Fiamma Tarola e Alessandro Musti