Intervista a Michela di Accumoli

Il sisma torna a colpire, la terra continua a tremare e gli animi degli abitanti del Centro Italia sono sempre più scossi. Il dolore ed il terrore attanagliano i cuori delle persone di zone che,da quest’estate,non trovano pace.
Quattro forti scosse registratesi lo scorso 18 gennaio hanno risvegliato la paura,quella vera,sempre presente e costantemente in aumento. Michela ha 19 anni e vive ad Accumoli, epicentro del terremoto del 24 agosto. Oggi ha deciso di raccontarci le sensazioni provate in quegli attimi apparentemente eterni che l’hanno segnata nel profondo.
 Buongiorno Michela. Innanzitutto come stai? Come hai vissuto queste ultime forti scosse? 
Da agosto a questa parte vivo con il costante timore di poter morire da un giorno a un altro. La mattina del 18 gennaio mi trovavo nella mia scuola,adesso un prefabbricato donatoci dalla croce rossa. Siamo rimasti in pochi e proveniamo tutte dalle diverse frazioni colpite dal terremoto. Ormai l’ansia è persistente,tanto che spesso sfocia in attacchi di panico difficili da calmare. Questo non ci fermerà: barcolliamo ma non molliamo!
 Come ti sei sentita e quali sensazioni hai provato durante le infinite scosse di questi mesi?
Ho visto la mia casa crollare davanti ai miei occhi. Tutto ciò mi ha lasciato ferite che sono sicura non riuscirò a sanare mai più: ho perso la mia abitazione, alcuni amici e parenti: è un dolore che non si colmerà mai. La voglia di vivere prenderà il sopravvento e noi che siamo la nuova generazione prima o poi faremo in modo che tutti questi luoghi torneranno a splendere,perciò io e la mia famiglia come tanti altri abbiamo deciso di rimanere qui,nelle nostre terre,perché non vogliamo essere dimenticati e scomparire insieme al ricordo di quelli che furono i nostri amati paesi.
 In che condizioni state vivendo?
La neve continua a scendere giù in maniera esorbitante ed intralcia le ricerche e le opere di ristrutturazione e riformazione dei diversi comuni,serve l’aiuto dell’esercito!
Siamo senza luce da diversi giorni e non è possibile uscire da casa perché siamo quasi arrivati a due metri di neve..da quando sono nata non ho mai visto nevicate del genere e vissuto situazione più tragica di questa.
 Avete sentito la vicinanza del popolo italiano?
sono rimasta sorpresa dalla solidarietà mostrataci da tutti i cittadini italiani che ci hanno mandato beni di tutti i tipi affinché tornassimo a vivere in condizioni dignitose:giocattoli per i bambini,cibo in quantità,vestiti..purtroppo abbiamo perso tutto e grazie anche al loro supporto attraverso i messaggi al numero prestabilito (il 45500) forse torneremo prima o poi alle nostre vite.
 Le istituzioni secondo te stanno facendo il loro dovere?
Purtroppo siamo in continua emergenza quindi è difficile vedere risultati tangibili quindi per alcuni versi lo Stato è presente ma forse dovrebbe fare qualcosa di più
 Qualcosa di che tipo?
In primis i prefabbricati promessi magari al più presto possibile viste le basse temperature e che ci permetterebbero di riniziare ad avere una vita quasi normale, perché la casa è fondamentale. Inoltre vorrei che ci venisse data più importanza perché si parla sempre e solo di Amatrice e Norcia,anche noi versiamo in condizioni disastrose.
 Te la senti di fare un appello allo Stato?
Non dimenticatevi di noi, solo questo.
di Francesca Bontempi