MASSIMILIANO SMERIGLIO IN VISITA ALL’EINAUDI

Lunedì 12 dicembre 2016, in occasione della presentazione della partnership tra l’Istituto Einaudi e l’Associazione “L’arte nel cuore” per il progetto di alternanza scuola-lavoro volto a valorizzare le caratteristiche di ciascuno studente e patrocinato dalla Regione Lazio, è venuto a farci visita Massimiliano Smeriglio, Vicepresidente della Regione e Assessore alla Formazione, alla Ricerca, alla Scuola, all’Università e al Turismo. In tale circostanza abbiamo approfittato per volgergli alcune domande di ambito diverso.

Crede che il grande afflusso di immigrati a cui stiamo assistendo risani, almeno in parte, l’economia dell’Italia?

Non penso che dobbiamo metterla in questi termini. Stiamo valutando centinaia di migliaia di persone che fuggono da fame, guerra e crisi ambientali, quindi il tema non è soltanto se sono produttivi o meno. Siamo di fronte a un cambio di scenario geopolitico drammatico. Dunque è necessario, sia in Italia che in Europa, avere coscienza di quello che sta accadendo. In Nigeria la media dei figli per coppia è da cinque a otto, arrivando quasi a 200milioni di abitanti in condizioni sociali disastrose, è perciò evidente che quelle persone scapperanno da quella situazione. Pertanto ciò su cui bisogna concentrarsi è che non si ferma un’onda di questo tipo, né con la propaganda né con la forza. È un processo che va accompagnato costruendo occasioni di accoglienza che possano evitare guerre civili a bassa intensità, come il razzismo o la xenofobia. Noi, in questo momento, siamo arrivati ad accogliere socialmente 170mila persone, ma solo in Libano sono 5milioni. Va fatta un’operazione di lettura più generale di quello che succede nel mondo e assumerci la nostra quota di responsabilità nella capacità di accoglienza.

Per quanto riguarda invece il turismo, su cosa si può puntare per valorizzare il nostro territorio?

Noi siamo seduti su una miniera d’oro e spesso ce lo dimentichiamo. La nostra storia, tutto quello che è successo in questa città, ha dimostrato che Roma ha una grande forza che andrebbe organizzata meglio. Tra i vari aspetti penso alla capacità recettiva, alla qualità dell’accoglienza o alla differenziazione dei prezzi, poiché Roma è una città molto cara, non semplice per un turista. Inoltre noi abbiamo il problema del Lazio, il quale ha delle ricchezze incredibili poco conosciute, quindi il nostro compito è quello di disseminare flussi turistici da Roma, che assorbe il 99% della domanda, al resto della Regione. Abbiamo scelto di puntare sui cammini spirituali, ovviamente non solo per chi è credente, con l’idea di potenziare un turismo lento ed emozionale, più riflessivo. Il nostro obiettivo è anche quello di valorizzare i borghi e i piccoli centri che hanno storie bellissime, favorendo un turismo più sostenibile.

Parlando di scuola, quanto è importante il contributo che può dare l’istruzione per la formazione dell’individuo come cittadino attivo?

La scuola, la formazione e la conoscenza sono tutto. Noi siamo abituati a una situazione in cui anche l’istruzione subisce ridimensionamenti, ma bisogna capire che in un qualsiasi Paese maturo occidentale dove si investe in conoscenza le cose vanno meglio. La conoscenza significa capire la propria anima, soddisfare le proprie curiosità, far crescere il livello medio dell’educazione civica e della responsabilità di ognuno di noi, e anche migliorare le condizioni di reddito. Quando non si investe nella conoscenza affiorano i problemi, dalla paura alla mancanza di opportunità di lavoro, fino alla ricerca continua del capro espiatorio.

Un’ultima domanda: a breve terminerà il suo mandato politico, cosa può dirci riguardo il bilancio della Regione Lazio, pensa che si stia avviando una nuova fase di sviluppo?

Personalmente penso che negli ultimi quattro anni siano stati fatti grandi progressi nel Lazio, partendo dalla modernizzazione del pronto soccorso degli ospedali, andando all’eliminazione del ticket sulle prestazioni sanitarie (anche se, riguardo le sanità c’è ancora molto da fare, come per le liste d’attesa). Per quanto mi riguarda penso che abbiamo preso provvedimenti importanti sul diritto allo studio, mettendo in campo il progetto Torno Subito che è una grandissima opportunità per i ragazzi dai 18 ai 35 anni; abbiamo lanciato nuove tecnologie interne e assecondato nuove idee di attività sportive e turistiche nelle scuole. Insomma, io sono molto soddisfatto, alla fine del mandato faremo un bilancio finale così da poter raccontare tutte queste iniziative portate avanti. Noi abbiamo un’idea di società, ma non ci basta raccontarla, vogliamo realizzarla.

Francesca Romana Starnino