Mi chiedo cosa siamo e chi eravamo,
mi chiedo se siamo ancora noi, sempre noi?
Se tutto sia cambiato per colpa mia…?
Per le mie scelte, per le mie omissioni, per le mie apprensioni!
Mi chiedo quando abbiamo smesso di parlare veramente,
quando non abbiamo più ascoltato le parole, la Parola!
Mi chiedo perché lo abbiamo fatto,
forse, per orgoglio, per stupidità, per noia?
Perché abbiamo ucciso il “logos” in una lenta eutanasia!
Mi chiedo perché abbiamo deciso di non lottare più,
di non amare, di non resistere, di non esistere!
Mi chiedo a cosa pensi adesso,
se entri ancora nei nostri sogni, nei nostri pensieri,
se ricordi quelle parole scritte solo per me
su un di un piccolo foglio di carta,
gridate al vento, agli zefiri forieri di buone notizie!
Parole rimaste indelebili,
scolpite per sempre nella roccia,
nella carne, nel cuore!
Mi chiedo dove siano finiti tutti quei momenti passati insieme?
Anche quelli hai chiuso in uno scrigno,
di cui poi non hai più trovato la chiave…
proprio come mi dicevi ossessivamente!
Mi chiedo a cosa sia servito tutto questo?
Se adesso siamo NIENTE, NIENTE, NIENTE!
E “un niente” da te, da noi, non posso, non voglio accettarlo!
Adesso ciò che mi rimane è solo uno sfumato ricordo,
una pallida memoria, un barlume di tenue speranza!
Un ricordo bellissimo di amicizia o, forse, molto di più…
Un ricordo impossibile da buttare al vento,
che fa tanto male all’animo,
che pure, vorrei tornasse ad essere presente,
ad essere vivo in me per sempre!
Rachele Cassibba IV A Classico Istituto “G. Carducci” Comiso(RG)