Roma, 9 febbraio 2017
Dietro ogni uomo c’è un incredibile madre. L’eroine quotidiane, coloro che dopo ore di lavoro tornano a casa, fanno la spesa, prendono i figli da scuola, gli fanno da mangiare, puliscono casa.. non si fermano mai, neanche con 37 di febbre (condizione critica per noi maschietti che a 0quelle temperature iniziamo a scrivere il testamento). Oggi ho voluto intervistare una mamma comune, che compie un lavoro comune mentre si occupa dei suoi due figli a tempo pieno, che per un discorso di privacy ha preferito rimanere anonima.
1. “Iniziamo l’intervista, non preoccuparti non ti farò domande scomode, solo far emergere e far capire l’importanza del ruolo di mamma. Allora, tu lavori e hai due figli, come fai a gestire i tuoi impegni con i loro? Avendo età diverse hanno anche esigenze diverse. Non è abbastanza stressante?”
“Beh ti assicuro che la sera non ho difficoltà nell’addormentarmi (ride, ndr). Scherzi a parte, da un punto di vista di organizzazione ormai sono sincronizzata alla perfezione con gli appuntamenti vari. Ho anche orari di lavoro che mi consentono di poter essere presente molto spesso a casa e nelle attività dei miei figli. Tra il catechismo, calcio, nuoto, feste ed eventi passo più il tempo in macchina che a casa. Ogni tanto mi piacerebbe staccare la spina e rilassarmi magari su un’isola deserta; però lo faccio per loro. Ovviamente questo sussiste se c’è impegno nello studio. Il piccolo è alle medie mentre il grande fa il quinto liceo. Appena vedo qualche carenza di impegno e di voti, smetto anche io di impegnarmi nel portarli a destra e a sinistra.”
2. “Hai parlato ora dell’impegno nella scuola e nello studio. Cosa vuoi trasmettere ai tuoi figli? Cosa vuoi che imparino per affrontare il domani?”
“ Vorrei insegnargli di non mollare mai, mettere sempre il 110% di loro in tutto ciò che fanno e fargli capire che dietro ad ogni minima azione c’è una conseguenza. Ovviamente hanno il diritto e devono divertirsi. Si trovano nell’età più bella e non devono sprecarla con stupidaggini. Per il domani io consiglio sempre di viaggiare, conoscere le lingue, soprattutto l’inglese e usare la testa.”
3. “Secondo te, il tuo pensiero politico può influenzare le scelte o lo stile di vita dei tuoi figli?
“Assolutamente si. La politica fa parte del quotidiano. Viviamo in un Paese democratico in cui ognuno deve dire la sua senza sfociare nell’estremismo. Di certo mi darebbe fastidio se mio figlio avesse un pensiero politico opposto al mio, perché questo porterebbe a dibattiti accesi. Come ho detto prima però, siamo in un Paese democratico e ognuno deve avere una sua idea, perciò rispetterei sempre le sue scelte.”
4. “Quali sono le cose che ti fanno più arrabbiare e ti mandano su di giri?”
“Quando fanno le cose con superficialità, non dicono i voti e scuola e quando dicono di voler più bene al papà (ride, ndr).”
5. “Ci sono dei casi in cui cacceresti di casa tuo figlio? O pensi che un figlio debba sempre essere perdonato?”
“Sinceramente è difficile dare una risposta. Un figlio è sempre un figlio e se dovesse commettere qualcosa di scandaloso la colpa sarebbe mia. Mia perché ho fallito come genitore. Credo caccerei di casa mio figlio solo se dovesse essere violento nei miei confronti e in quelli di mio marito.”
6. “Ultima domanda: cosa pensi delle madri che uccidono i figli?”
“Non credo possano essere chiamate madri. Una donna che cresce un figlio per poi ucciderlo non è una madre. A me molto spesso capita di dare qualche ceffone ai miei figli ma non mi passerebbe mai per la testa di arrivare ad ucciderli. È scandaloso uccidere una qualsiasi persona, figuriamoci un figlio. Spero solo che abbiano delle malattie mentali o psicologiche gravi che non le fanno rendere conto dell’atto che stanno compiendo o hanno compiuto. Sono orgogliosa di essere mamma, amo i miei figli e mio marito. Preferirei morire io piuttosto che vedere i miei figli soffrire; per questo ringrazio Dio ogni giorno che ci fa stare in salute e ci rende felice ogni giorno”.
di Alessio Morgantini