Capsula C-44 sulla Luna

<< Capsula C-44 in apertura, esplorazione sulla Luna cominciata >>.

<< Sabrina andiamo a recuperare i materiali richiesti, forza >> disse il capitano di bordo in spedizione sulla Luna.

<< Arrivo subito >> confermò Sabrina con la tuta spaziale addosso.

Scesi sulla Luna, notarono subito una piccola caverna, una rientranza. Sabrina ci entrò curiosa e senza scrupoli.

<< Mi raccomando, fai attenzione! >> la raccomandò il capitano dell’astronave.

<< Soldato Mark! >> urlò l’ufficiale spazientito. << Mi dica, ufficiale John! >> rispose il soldato con il fucile in mano mentre porta al luogo della missione la squadra Alpha. << Tu credi siano reali quei mostri? >> chiese l’ufficiale con un tono un po’ più calmo. << Vuole dire gli alieni, signore?>> fece il soldato. << Sì, sì, quelli >> rispose l’ufficiale << No, signore! >> rispose prontamente il soldato.

L’ufficiale si tranquillizzò a quella risposta e si accorse subito che anche gli altri non credeva agli alieni.

<< Senti, soldato Mark, ritorniamo alla base, qui non c’è anima viva!>>.

<< Ok, signore! >> il soldato immediatamente fece un cenno alla squadra che intendeva seguirlo.

Il terreno dinanzi a loro iniziò a tremare vorticosamente e sbucò da esso una grande astronave. Il soldato subito provò un grande sgomento e richiamò l’attenzione dell’ufficiale con un’occhiata impaurita. L’ufficiale ordinò senza esitare :<< Squadra Alpha in posizione! >>. L’intera squadra si distribuì intorno all’astronave con i fucili carichi.

<< Sparate! >> urlò l’ufficiale senza paura. Ma dopo aver finito tutti i caricatori a disposizione, la nave emanò subito un raggio blu che frantumò l’intero pianeta e la sua popolazione.

<< Sabrina, cos’è stato!? >> chiese subito il comandante dopo aver udito un’esplosione, ma dalla caverna uscì solo uno strano verso, non la voce di Sabrina.

 

15 Giugno 2918

Caro diario,

sono l’unico superstite della razza umana qua da solo! Sulla Luna… ah ah ah! Da solo sulla Luna! Ah ah ah!

 

Ormai il comandante dell’astronave era ridotto alla pazzia e non gli rimaneva più ossigeno nelle bombole incorporate alla tuta.

<< E pensare che Sabrina è morta! Ah ah ah!>> questa fu l’ultima frase dell’ultimo uomo nell’universo intero.

 

Alessio Scimone

Istituto salesiano G. Bearzi – Udine