O VINILE: CARO, VECCHIO, ATTUALE AMICO

“Ai miei tempi, quando c’erano i vinili…”. Quante volte un qualsivoglia ragazzo più o meno amante della musica, si è sentito dire questa frase dai propri genitori. Ebbene, ad oggi, le cose stanno cambiando. Sono infatti sempre più i giovani che acquistano vinili e che, soprattutto, li apprezzano. Si sa: il vintage è ormai una moda, lo testimoniano le miriadi di negozi che vendono abiti e accessori usati, le auto d’epoca che circolano sempre di più sulle strade e le varie mode ispirate agli anni ’60, ’80 e ’90. A ciò si aggiungono gli LP. Fino a poco tempo fa ad ascoltare i quarantacinque giri erano solo pochi nostalgici, gli stessi che frequentavano le semideserte fiere del vinile che ora, invece, sono sempre piene di appassionati e non. Infatti anche coloro che non hanno mai utilizzato un giradischi (generalmente i nati dopo gli anni ’70 in Italia, i quali sono cresciuti con le audiocassette, poi i CD, etc…) si adoperano per trovare i giusti ricambi per il proprio apparecchio sotto la guida di esperti, ma anche si apprestano ad acquistarne di nuovi sempre più tecnologici: giradischi con il bluetooth per collegarsi alle apparecchiature esterne di hi-fi, o anche in grado di convertire il vinile in un file mp3. Il ridiffondersi della musica su LP è inversamente proporzionale a quello dei Compact Disc e degli MP3 che, per la prima volta, sul mercato hanno il segno meno. D’altronde accedere al mondo della musica analogica è anche abbastanza abbordabile al livello economico. Sono tantissimi i negozi (anche e sopratutto online) che vendono vinili usati a prezzi stracciati. Un giradischi (se non lo si ha già a casa), a seconda che sia di buona o ottima qualità, si può trovare a tutti i prezzi: generalmente si parte dai sessanta euro per arrivare ai mille e più. A cogliere la palla al balzo sono i musicisti e le band di oggi che riproducono i loro dischi su vinile, insieme alle case discografiche che erano e sono alle spalle di artisti di fama mondiale, le quali riproducono i grandi successi degli anni passati con integrazioni o perfezionamenti da applicare al disco. Si può dunque parlare di una volontà, soprattutto da parte dei giovani, di tornare al passato ma guardando al futuro.

di Beatrice D’Angelo