Dionysis Arvanitakis, il panettiere dei migranti

Dionysis Arvanitakis ha 77 anni e di mestiere fa il panettiere sull’isola greca di Kos.

Quest’uomo è stato premiato come volto esemplare dell’Europa dal presidente della commissione europea Junker. Dal 2015 ogni giorno carica il suo furgoncino bianco di pane fresco preparato nel suo forno (che oggi è una delle botteghe più prestigiose di Kos). Lo dona a tutti gli immigrati che arrivano dalla Siria, Iraq, Afghanistan, a nuoto o sbarcando dai barconi della speranza, che spesso si trasformano in barconi della morte; senza ricevere niente in cambio.

Da dove nasce tanto altruismo? Quest’uomo all’età di 15 anni partì con la sua famiglia per l’Australia. La sua era una famiglia numerosa e non sapendo l’inglese fece molte difficoltà ad ambientarsi. «Quando sono arrivato non sono riuscito a trovare un lavoro perché non parlavo inglese», racconta a La Stampa, «e in quei mesi ho capito cosa fosse la fame. Chi non l’ha mai patita non può capire cosa provano quelle persone. Io sono stato come loro».

Imparò l’arte del fornaio, dopo tanti anni di sacrifici riuscì a mettere dei soldi da parte e tornò a Kos dove aprì un suo panificio. Si sposò ed ebbe tre figli che cresciuti continuano il mestiere del padre aprendo altri panifici. Ogni giorno ci sono cento chili di prodotti da forno in più che escono dai loro negozi, e sono per chi cerca una nuova opportunità scappando da guerra, fame e disperazione.

Dionysis rivede in quegli immigrati che arrivano ogni giorno la sua storia. Quest’uomo grazie al suo buon animo è diventato un esempio per l’Europa e non solo.

Ha preso ispirazione da questa storia vera Jean-Claude Juncker per definire cosa dovrebbe essere l’Europa: «Un panettiere che dà da mangiare alle anime stanche e affamate».

 

Petrucci Giulio