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IN PISCINA PER L’ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO. L’ESPERIENZA CON IL CAMPIONE DI NUOTO MASSIMILIANO ROSOLINO

di Silvio Valentino (ISISS A. Giordano, Venafro)

Che mondo sarebbe senza il Nuoto”: a spiegarlo a noi studenti una stella del nuoto italiano e mondiale. Parliamo di Massimiliano Rosolino che ha fatto innamorare tantissima gente del nuoto con le sue imprese. Prima agli Europei di Helsinki, dove si è portato a casa tre medaglie d’oro, poi ai Giochi Olimpici di Sydney 2000, dove ha conquistato l’oro dei 200 misti (compreso di nuovo record olimpico, col tempo di 1’58″98), e l’argento nei 400 metri stile libero in una gara all’ultimo respiro vinta dall’eccezionale australiano Ian Thorpe (il quale, fra l’altro, ha stabilito un nuovo record mondiale con il tempo di 3’40″59). Un secondo posto che Rosolino ha accettato ben volentieri vista la potenza davvero inusuale del suo avversario. Rosolino viene presentato dagli addetti ai lavori come un atleta dotato di straordinaria energia e dotato di un notevole self control. Lo scorso 14 gennaio noi studenti impegnati nel percorso di alternanza scuola-lavoro presso la piscina comunale abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con Rosolino che è salito in cattedra con una lezione tecnica e motivazionale che ci ha letteralmente conquistati. Il nuoto è uno degli sport più completi, infatti, esso richiede una partecipazione simultanea dei vari distretti muscolari, coordinata con gli atti respiratori. È una sinergia di movimenti tramite i quali un corpo si sposta più o meno velocemente, per mezzo di trazioni di spinta, scivolando sulla superficie dell’acqua. Sin dai tempi più antichi era praticato ma, solo come arte militare. Durante l’impero Romano questo sport si diffuse come una delle abitudini e fece sempre più parte del costume ricreativo. È uno sport che ha valore agonistico, ricreativo. Il valore che riveste tutt’ora questo sport è pressoché completo: agonistico, ricreativo, etico e sociale. Nell’epoca attuale sono state fissate le prime regole e stili di nuoto dalla FINA (federation internationale de natation). Il campo di gara del nuoto è la piscina, le cui dimensioni sono di 50 metri di lunghezza per 21 metri di larghezza e 1,80 m di profondità. La piscina si divide in otto corsie (larghe 2,50 m ciascuna) delimitate da galleggianti uniti l’uno all’altro. La temperatura dell’acqua non può essere inferiore ai 24°C. Le gare ufficiali prevedono le seguenti specialità: stile libero o crawl, rana, farfalla o delfino, dorso. Le gare sono divise per sesso. Le gare dello stile libero maschile, devono essere di queste distanze: 50, 100, 200, 400, 1500 metri e le staffette 4×100 e 4×200 metri. Mentre quelle femminili, devono essere di 50, 100, 200, 400, 800 metri e le staffette 4×100 e 4×200 metri. Il Crawl è lo stile più diffuso, perché è il più redditizio ai fini della velocità di traslocazione nell’elemento liquido. Grazie alla collaborazione tra la società che gestisce la piscina e la nostra scuola siamo riusciti a riempire di contenuti il nostro percorso di alternanza scuola-lavoro che ha avuto il suo momento forte con la lezione di Massimiliano Rosolino.