Riflettiamo sull’alternanza scuola lavoro…

Tra le tante novità che il terzo anno della scuola secondaria di secondo grado comporta, l’alternanza scuola-lavoro gioca un ruolo fondamentale anche perché sarà importante per il voto della tanto temuta maturità.
Il progetto è stato introdotto nel 2015 dalla legge 107, la famosa “Buona scuola” e vuole indirizzare noi giovani studenti al rigido e severo mondo del lavoro.
Le ore, 400 per gli istituti tecnici e 200 per i licei, devono essere trascorse nelle aziende, imprese, camere di commercio, studi tecnici che prendono in carico piccoli gruppi di noi studenti in un percorso formativo specifico per quel lavoro.
Anch’io sto sto vivendo questa esperienza con la mia classe, la mitica III B, anzi è quasi al termine e non mancano di certo i miei pensieri e le mie considerazioni su questo progetto che ha stravolto gli equilibri della scuola.
La nostra alternanza verte sul tema del giornalismo, una carriera splendida e dinamica la cui visione di scrittura è molto diversa da quella formale usata nei compiti di Italiano.
Io stesso, in questo mio primo articolo, ho incontrato problemi nel passare dalla formalità scolastica alla semplicità concisa di un articolo giornalistico. Se poi pensiamo che la nostra piattaforma è letta solo da ragazzi, credo che andrebbero aboliti i temi pesanti e profondi e si dovrebbe preferire qualcosa di più semplice e leggero.
Questo progetto, per la mia.instancabile e sempre entusiasta penna, ha offerto un’occasione di lavoro che in precendenza immaginavo di vivere solo quando avrei finito gli studi, quasi come un sogno. Adesso è per me realtà!
Inoltre l’esempio di lavoro mi ha aiutato a capire cosa mi piacerebbe fare in futuro, mi ha fatto comprendere che la mia scelta professionale non dovrà essere fatta per i soldi ma per le mie attitudini.
Se però si tiene in considerazione l’impronta della cultura generale dei licei, è impensabile pensare di lavorare prima di essersi specializzati in quello che piace a noi stessi, infatti questo tipo di alternanza non rientrava nel piano di studi del mio liceo, ma nonostante ciò l’ho trovata utile per prendere in considerazione una strada che pensavo fosse difficile e poco adatta a me.
In sintesi ho apprezzato il tentativo di rinnovamento della scuola, ma credo che molti aspetti debbano essere ancora rivisti o ridimensionati, come ad esempio l’importanza del progetto nell’esame di Stato che anno per anno, mese per mese, si avvicina mettendo paura e ansia.
Articolo di Domenico Arruzzo
III B Liceo Scientifico R.Piria
Rosarno (RC)