Grido silenzioso

Rimbombano, come tuoni
delle urla dagli anfratti di sotto:
qualcosa si è rotto!
Lui, ignaro, non capisce, non ode
i pianti amari, il rancore che gli animi rode!
Non capisce ciò che si stiano dicendo,
come, a brandelli, si stiano offendendo!
Intuisce la lacerazione, lo strazio imminente
e muore,
sì, muore per sempre dentro!
Ora, cessano le grida
ed è tutto silenzio all’intorno:
resta solo, senza nessun barlume di contorno!
Ora è lui che grida dalle latebre dell’anima:
un grido silenzioso, graffiante, soffocante
si propaga tutto dentro,
quale eco infinito,
come ritorno di un inesorabile rito!

Simona Nicita IV A Liceo Classico – Istituto “G. Carducci” – Comiso (RG)