Se la terra muore per l’inquinamento, dove andremo?

Stiamo uccidendo la Terra. Ogni giorno, ora dopo ora, emettiamo nell’atmosfera gas nocivi che non fanno altro che distruggere pian piano il delicato equilibrio che apparteneva al nostro pianeta fin dai tempi della sua creazione. A causare tutto ciò sono non soltanto le nostre comodità, ma soprattutto le grandi industrie. Gli scienziati su questo argomento si dividono in due gruppi.L’unica cosa su la quale tutti gli scienziati sono d’accordo, è che il clima della terra sta cambiando. La temperatura sta inesorabilmente salendo, grado per grado, a livelli che chi è ancora in vita non ha mai conosciuto. Ciò su cui si dividono gli scienziati è il motivo di questo aumento della temperatura: alcuni sostengono che è un cambiamento naturale avvenuto altre volte nella storia del nostro pianeta, mentre secondo altri il peso di questo cambiamento naturale è aumentato di moltissime volte dall’inquinamento.”L’effetto serra“, se tenuto a valori normali, permette la vita sulla terra: vari gas presenti nell’atmosfera, chiamati “gas serra“, lasciano passare le radiazioni solari, mentre assorbono parte dei raggi infrarossi emessi dal suolo e li riemettono in tutte le direzioni, quindi anche verso il pianeta. Questo permette alla temperatura media della Terra di non scendere mai fino al punto di congelamento dell’acqua. L’effetto serra è così chiamato perché ricorda ciò che avviene in una serra, anche se le basi sono diverse: i gas serra si comportano come se fossero i vetri della serra.Dei gas serra fa parte anche l’anidride carbonica, che viene emessa dalle fabbriche e dalle macchine. Perciò, se si pensa allo sviluppo industriale che è avvenuto in questi anni, si può immaginare soltanto vagamente quanta anidride carbonica immettiamo in più rispetto a quella già presente. Inoltre c’è da calcolare anche il disboscamento, che influisce sull’assorbimento dell’anidride carbonica.Ci sono nuovi studi grazie ai quali è stato dimostrato un fatto agghiacciante: la calotta glaciale artica, che ha da sempre il compito di aiutare il pianeta a raffreddarsi, si sta sciogliendo a ritmi talmente rapidi che, se non si agisce in tempo e in modo decisivo, entro 35 anni il ghiaccio potrebbe scomparire definitivamente nei mesi estivi. Alcuni climatologi sostengono che la temperatura media nei prossimi anni aumenterà di qualche grado, e che nel 2020 le zone aride del nostro pianeta si saranno spostate di vari chilometri verso nord. Ma nonostante queste prove alcuni scienziati non sono d’accordo che questo riscaldamenti sia causato dall’uomo, e accusano i loro colleghi di avere soltanto pregiudizi contro lo sviluppo economico.I dubbi sui cambiamenti climatici che stanno avvenendo sono ancora molti, e gli studiosi si stanno dando molto da fare per capire meglio cosa sta succedendo al nostro pianeta, e per fare previsioni sempre più precise su cosa accadrà nei prossimi secoli. Ma su una cosa penso che tutti gli scienziati e tutti gli esseri viventi non possono far altro che essere d’accordo: l’inquinamento fa male. Allora perché aspettare che sia la Terra a chiede di cambiare una cosa nociva in primo luogo per noi? Non dovremmo dimostrare la maturità acquistata in millenni di sviluppo, e mettere un freno a tutto ciò?

Felipe Sangermano – 3B Informatico – V.Arangio Ruiz