Il mondo è in continua evoluzione e negli ultimi anni si sono sviluppati nuovi mezzi tecnologici che utilizziamo nella vita di tutti i giorni. La tecnologia è una scoperta meravigliosa, ma, se usata nel modo sbagliato, può produrre danni gravissimi e questo si nota anche in ambito scolastico e fra gli adolescenti. Il fenomeno del cyberbullismo è ormai presente in tutto il mondo e colpisce studenti di ogni tipo di scuola e di ogni età. I bulli cybernetici riprendono con il telefonino la vittima, un compagno più timido, più debole, mentre viene deriso e poi utilizzano il video rendendolo “virale” cioè immettendolo nei circuiti dei social. La vittima, se non trova nessuno che la aiuti, o se non ha genitori o insegnanti con cui abbia stabilito un dialogo, entra in un circuito di paura e ricatto da cui non sa come uscire.
Noi giovani dobbiamo stare attenti ed usare la tecnologia con molta cautela; se ci sentiamo bullizzati dobbiamo farci aiutare subito da un adulto di cui ci fidiamo senza avere timore perché soltanto rivolgendosi a persone adulte e competenti si riesce ad uscire da queste situazioni.
E il bullo? Forse sarebbe il caso di punirlo e, se ha agito all’interno della Scuola, anziché essere punito con sospensioni o note dovrebbe essere obbligato a fare lavoretti socialmente utili come, ad esempio, aiutare i più deboli nello studio o ripulire le aree verdi della Scuola.
Svizzero Federico, IIC LiceoScienzeApplicate