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ISERNIA GIULIANO AMATO AGLI STUDENTI:” COLTIVATE LA SOLIDARIETA E SALVERETE IL MONDO”. IL DIRETTORE SABATINI:” NOI VOGLIAMO PARTIRE DA VOI GIOVANI PER UN’EUROPA PIU SOLDIALE”

di Gian Marco Di Ciccio (Liceo Classico I.S.I.S.S. “Antonio Giordano” – Venafro)

Una Lectio Magistralis che ha sicuramente lasciato il segno nel cuore dei quasi mille studenti che lo scorso 26 ottobre riempirono , in ogni angolo, l’Auditorium di Isernia per ascoltare e riflettere su “Giovani, Democrazia, Europa.” Autore di questo contributo di alto spessore il giudice costituzionalista e già presidente del consiglio dei Ministri Onorevole Giuliano Amato.  L’incontro fu organizzato dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale del Molise dottoressa Anna Paola Sabatini. Un momento forte, che ha visto protagonista la scuola molisana. Riflettere sull’Europa è stato veramente importante per gli studenti e le studentesse che hanno dato prova di maturità e grande attenzione per le tematiche legate all’Unione Europea. “Di fronte a uno scenario negativo- disse tra l’altro il Direttore Sabatini-, fatto di terrore e paure, noi adulti e, nello specifico, soprattutto noi comunità educante abbiamo delle grandi responsabilità nei confronti di voi ragazzi nel consegnarvi attraverso scelte sicuramente più coraggiose un orizzonte diverso e per raggiungere questo obiettivo vogliamo partire proprio da voi dalla vostra straordinaria capacità di contributo che si alimenta della vostra strutturale propensione e capacità a vivere senza assurdi muri e nel dialogo a prescindere dalle diversità.” E poi il professore Giuliano Amato, che è partito da lontano per far capire ai giovani quell’idea di Europa che ha avuto in Spinelli, Rossi tra i più rappresentativi padri fondatori. Amato ha puntellato la storia dell’Europa con tanti riferimenti e personaggi che hanno contribuito a far nascere questa idea comune di identità. “Diritto dopo diritto- affermò  tra l’altro Giuliano Amato- si arriva ai giorni nostri e alla cancellazione ad esempio della pena di morte frutto dell’odio, della violenza. Il non uccidere diventa la carta d’identità dell’Europa.” Amato poi sottolineò, tra l’altro, che il patrimonio comune è più forte delle regole nazionali e la cittadinanza europea non è affatto “superamento della cittadinanza nazionale ma si aggiunge e la presuppone.” E allora si arriva al motto “Uniti nelle nostre diversità, i benefici sono tanti per la vostra generazione basti pensare al programma Erasmus dove l’integrazione tra le diversità  il capitolo più interessante che permette l’innovazione. Le lingue si arricchiscono e la lingua dell’arte, ricordate questo ragazzi, è proprio l’italiano.” Agli studenti Giuliano Amato lasciò una domanda conclusiva:” Dove va l’Europa? Beh vi dico subito che il collante di tutto è la solidarietà, dobbiamo riaccendere il calore della solidarietà. Chi salverà il mondo, l’Europa? Voi giovani in voi c’è il senso naturale della solidarietà e nelle vostre classi voi vi rapportate agli altri a prescindere dal colore della pelle e della provenienza. Questa è la lezione migliore che potete dare a tutti noi.”