Il bullismo secondo gli alunni del Liceo Volta

Dal due al quattro marzo, durante le giornate dello studente, il Liceo Scientifico “Alessandro Volta” di Reggio Calabria, in accordo con il settore relazioni esterne del Consiglio Regionale, ha promosso un’iniziativa mirata a coinvolgere cento studenti dell’Istituto nella simulazione della discussione di un progetto di legge regionale per la prevenzione del bullismo. L’obiettivo è stato anche quello di far conoscere agli studenti le attività e la regolamentazione del Consiglio Regionale, la massima assemblea elettiva calabrese. Inizialmente il personale preposto ha illustrato agli alunni la procedura relativa alla stesura di un progetto di legge. La scelta dell’argomento della simulazione rientra all’interno di una serie di iniziative recenti lanciate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sulla prevenzione degli atti di bullismo e la tutela delle vittime il 7 febbraio In concomitanza con il Safer Internet Day, si è tenuta la prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo denominata “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”. Gli studenti, quindi, in veste di consiglieri, assessori, segretari, resocontisti e ovviamente presidente hanno simulato con grande entusiasmo la discussione del progetto, interessati e affascinati da una tematica molto sentita dai giovani, per le gravi implicazioni sociali che comporta e le conseguenze tragiche sotto gli occhi di tutti. In seguito alla lezione introduttiva, gli alunni si sono recati nella sala delle commissioni, dove si è svolta la prima parte della simulazione, discutendo sul progetto di legge regionale, atto a far conoscere i rischi derivati dal bullismo. La proposta di legge è composta da nove articoli; al termine gli studenti si sono recati all’interno dell’aula consiliare per continuare la discussione che è culminata con la votazione finale. La legge è stata “approvata” all’unanimità. L’incontro si è concluso con l’intervento del garante dell’infanzia e dell’adolescenza dott. Antonio Marziale che ha incentivato i giovani ad attivarsi nella prevenzione del bullismo, spiegando le differenze fra le generazioni passate e quella di oggi e il conseguente attivismo istituzionale dinanzi ad una simile piaga che affligge soprattutto la parte più giovane della società. Si è parlato anche dell’abbattimento delle barriere dell’ odio che trovano terreno fertile sui social, generando negli ultimi anni una nuova forma di bullismo, il cyber bullismo, che dilaga sulla rete, amplificando gli effetti drammatici grazie all’anonimato e alla viralità, Si è fatto presente che denunciare è uno dei modi principali per abbattere il fenomeno, le istituzioni devono sostenere e tutelare con delle apposite leggi le persone colpite; solo così, grazie ad una collaborazione collettiva si potranno abbattere i muri dell’odio e si potrà arginare il bullismo, garantendo ai giovani una crescita equilibrata ed ispirata a valori positivi.
Mario Lisitano, classe III C