Tutti “gnocchi” c/o il CIOFS!

Venerdì 10 Febbraio,  la mia classe 2°B del plesso Garcia Villas ha fatto un’uscita didattica per fare un’esperienza culinaria presso il CIOFS, dell’Istituto Mazzarello.

Dopo aver mangiato in classe, ci siamo recati alla fermata del bus e abbiamo preso l’autobus che ci ha portato fino a via L. Vicuña a Cinisello Balsamo.

Entrati nell’Istituto un professore ci ha fatto accomodare in un’aula illustrandoci gli indirizzi di studio della sezione di addetti alla ristorazione e poi ci ha raggiunti la Preside per un saluto di benvenuto. Dopo l’accoglienza ci ha raggiunti lo chef Davide che ci ha fatto indossare il grembiule e ci ha accompagnati “nel suo regno”, al terzo piano.

Al primo impatto mi è parso subito di entrare in una di quelle cucine professionali che si vedono in televisione, nel format televisivo Master Chef sezione “esterna”, e mi sono sentito piccolo in quella grande cucina.

Quando siamo entrati in cucina lo chef ci ha fatto qualche domanda,  come per esempio, se a casa cucinavamo abitualmente oppure no.

Poi siamo passati alla preparazione dei nostri “Gnocchi al sugo di pomodoro”, oggetto dell’esperienza di orientamento.

Due ragazzi del secondo anno di Preparazione Pasti, presenti “per premio”, aiutavano lo chef: inizialmente il primo sous-chef ha tagliato la cipolla a fette sottili,  mentre lo chef preparava la casseruola per fare il soffritto;  dopo lo chef ha messo dell’olio nella casseruola, a fuoco moderato ha unito il trito di cipolla per farla “imbiondire”.  Mentre si preparava il soffritto l’altro aiutante ha tagliato i pomodori con un coltello “a sega”: “…di solito si usa per tagliare il pane”, interviene la prof. di Matematica cercando dei chiarimenti. I coltello con la lama “a filo”  deve essere mantenuto particolarmente affilato per riuscire nel taglio della buccia dei pomodori e, inoltre,  l’acido del  corroderebbe l’affilatura troppo velocemente, precisa chef Davide.

Dopo aver tagliato i pomodori,  lo chef li ha disposti nella casseruola ed ha aggiunto dei pelati confezionati; ha aggiunto al pomodoro il sale e poi lo zucchero per toglierne l’acidità.

Mentre il sugo cuoceva ci siamo dedicati agli gnocchi. La ricetta dell’impasto prevede le seguenti proporzioni:  per 1kg di patate, 1 uovo e 400gr di farina. Tolte le patate dal forno, messe qui ad asciugare dopo la fase di bollitura in pentola per garantirsi che l’impasto non assorba eccessiva farina che cambierebbe il sapore allo gnocco, ci siamo divisi in gruppi e abbiamo iniziato a “metter le mani in pasta”! Noi dovevamo seguire questi passi…

fare un rotolino,  poi tagliarlo in parti da 1,5 cm con una spatola da cucina, fare delle palline e cambiarne la forma facendole “scivolare” sulla parte dentata di una forchetta.

Dopo circa mezz’ora di preparazione  ben 2 grosse teglie di gnocchi per ciascun gruppo erano pronte!  A più riprese, li abbiamo messi in una pentola a cuocere.

Come si capisce quando gli gnocchi sono cotti?

Gli gnocchi sono pronti per essere conditi quando vengono “a galla”. Scolati  e messi nella casseruola del sugo, hanno “preso sapore”  ed erano pronti per essere gustati!  Erano proprio buoni!  Nonostante fosse l’ora della merenda, questo primo piatto cucinato con il nostro impegno ha portato appetito anche ai più inappetenti…

Questa esperienza “alternativa  “ mi è piaciuta  anche perché personalmente non cucino a casa mia, se non in casi eccezionali! Mi sono molto divertito e consiglio questa esperienza alle future classi  come “assaggio” di scelta orientativa per l’istituto superiore, soprattutto a chi già piace cucinare in famiglia!

Mirko Calzona & CO, 2°B Garcia V.