La vigilessa aggredita ha riportato una frattura alla costola ed una ferita al volto suturata con tre punti
Il giorno 8 Marzo, data che ricorda la Giornata internazionale della donna, una vigilessa è stata aggredita da un cittadino bengalese a Piazza Navona, dopo un controllo accurato degli oggetti che vendeva abusivamente.
Mentre una folla di turisti di ogni nazionalità ammirava una delle più celebri piazze di Roma, alcuni venditori ambulanti abusivi vendevano borse e scarpe taroccate. Alla vista della pattuglia dei vigili urbani tutti si sono dati alla fuga, ma uno di loro non è riuscito a dileguarsi. Ha reagito inizialmente con insulti verbali contro la vigilessa che esaminava la merce e successivamente con aggressione fisica. L’agente colpita è caduta a terra dolorante. È stata prontamente trasportata al pronto soccorso dell’ospedale più vicino ed ha riportato una grave frattura alla costola ed una profonda ferita al volto, per cui sono stati necessari tre punti di sutura. Dieci i giorni di prognosi. “Non era robusto di costituzione, ma aveva una grandissima forza. Ci sono volute quattro persone per poterlo fermare”- racconta l’altra collega spaventata.
Ennesimo caso di abusivismo nei luoghi più belli ed ammirati da tutto il mondo, dove risulta più evidente la povertà di coloro che lottano per la sopravvivenza, costretti a violare le regole della concorrenza e della legalità. Ennesima aggressione ad un pubblico ufficiale che ogni giorno cerca di svolgere il proprio lavoro facendo rispettare le leggi. Questi episodi sono destinati a crescere visto l’aumento dell’immigrazione e delle pessime condizioni di vita di tali persone, che andrebbero invece aiutate ed assistite dai centri sociali specializzati prevalentemente in questo ambito. “Ormai né i sequestri della merce di contrabbando, né le multe servono come deterrenti. Infatti, essendo persone prive di redditi e proprietà, non le pagano. L’unico danno che ricevono è la confisca degli oggetti, il più delle volte pagati in anticipo ai venditori” – dice un agente.
Ma chi c’è dietro questo commercio? Sono persone che speculano sulla povertà altrui? Spesso i maggiori guadagni sono dei fornitori che fanno parte della malavita organizzata, che fa arrivare le merci da tutto il mondo nei porti italiani. Già molte volte sono stati sequestrati grandi depositi che risultavano appartenere a società fittizie non legalmente registrate. La vigilessa vittima di tale violenza, intervistata, ha espresso tutto il suo rammarico per il fatto accaduto. Ancor più perché successo proprio nel giorno della festa della donna, in cui si dovrebbero ricordare sia le conquiste sociali ed economiche, sia le discriminazioni e le violenze che le donne hanno subito e subiscono ancora ogni giorno in tutte le parti del mondo, da parte di uomini prepotenti e prevaricatori.
L’agente ha espresso il desiderio di ricominciare a lavorare quanto prima per poter continuare a far rispettare le leggi in vigore.
Chiara Muzj
IV H
Liceo Artistico Statale Via di Ripetta, Roma