Manifestazione ricordo vittime della mafia.

Lo scorso 21 marzo, in tanti paesi Italiani, si sono riunite circa 500’000 persone in cortei e manifestazioni in memoria delle vittime della mafia.

Particolare tra queste manifestazioni è stata quella svoltasi a Locri (in provincia di Reggio Calabria), motivata da un accaduto recente.

Solo qualche ora dopo la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono comparse sui muri scritte come: “più lavoro meno sbirri”, “Don Ciotti sbirro” e “siete tutti sbirri”.

Frasi offensive e infamanti nei confronti del sindaco di Locri e di don Luigi Ciotti (presidente di Libera), che rispondono con coraggio, in questa manifestazione chiamata “orgogliosamente sbirri per il cambiamento”.

Hanno partecipato circa 25’000 persone da tutta Italia, partendo dal lungomare fino ad arrivare in piazza dove si è tenuto un discorso di Don Ciotti che rivendicava i diritti di parola e di libertà affermando che “siamo tutti sbirri… è la mafia che toglie il lavoro… i giovani sono una speranza per il futuro del paese”.

Si è proseguito poi con l’elenco di tutte le vittime della mafia, concludendo con l’affermazione che il compito di combattere l’ingiustizia e l’omertà provocate dalle associazioni mafiose rimarrà agli attuali giovani, che tengono nelle loro mani il futuro dell’Italia.

Salvatore Preiato