Lettura e innovazione tecnologica: due mondi a confronto

Da sempre la lettura è stata, ed è, fondamentale per l’uomo poiché gli ha permesso di migliorarsi tramite la conoscenza. Attraverso essa allarghiamo i nostri orizzonti, ampliamo il nostro bagaglio culturale e, magari, conosciamo meglio noi stessi.

Il libro è la chiave della conoscenza poiché il sapere ci rende partecipi di ciò che accade. Attualmente, però, a causa della digitalizzazione, la lettura ha perso importanza tanto da esser considerata un obbligo insopportabile e forse anche per questo il numero di lettori è costantemente in calo come dimostrano i dati ANSA, secondo i quali il 48% dei minorenni compresi tra i 6 e i 17 anni non ha letto neppure un libro.

Eppure leggere ci permette di immedesimarci in un protagonista, incoraggia la nostra fantasia e, come dice Daniel Pennac, nella lettura “l’immagine, il suono, la scena e l’atmosfera bisogna immaginarseli”.

Ormai il mezzo privilegiato da cui ottenere informazioni è la TV. La TV odierna, sebbene trasmetta disinformazione e informazione manipolata, riesce comunque a catturare l’attenzione di molti giovani, proponendo una vasta gamma di programmi che determinano la perdita di molti valori, soprattutto quelli culturali e morali e spesso ha un ruolo pericoloso poiché rappresenta una minaccia per la pace trasmettendo violenza ed educando così alla violenza.

D’altro canto però leggere richiede tempo, che non tutti potrebbero avere a disposizione per impegni di vario genere: familiari, scolastici e lavorativi. Richiede anche disponibilità economica, visto il costo dei libri, in relazione alle possibilità di spesa piuttosto ridotte di molte famiglie, soprattutto in tempo di crisi.  Così Internet, un servizio gratuito e aperto a tutti, racchiude un’enorme vastità di informazioni che permette a studenti di diversa classe sociale di incrementare, più velocemente e semplicemente, le proprie conoscenze, sostituendo il libro.  In effetti, le nuove tecnologie semplificano e velocizzano le procedure e le lezioni scolastiche. Di fatto, scuole ed università le usano soprattutto per registrare le lezioni, diffonderle via Web, inserendole nel processo educativo dando vita così alla didattica telematica.

Il dato che testimonia l’avvento di Internet è quello rilasciato dal Censis: negli Stati Uniti, per ogni 1.000 abitanti si possiedono oltre 500 host Internet. Quest’ultimi sono cresciuti in maniera esorbitante, infatti nel 1998 erano stati venduti solo 100.000.000 host e 9 anni dopo ne sono stati venduti altri 500.000.000.

Tuttavia, come sostiene Umberto Eco, Internet non è uno strumento democratico poiché può essere consultato solo da chi ha le competenze necessarie; solo quando sarà alla portata di tutti potrà essere considerato il nuovo mezzo di informazione.

La lettura, sebbene non sia gradita a tutti, resta sempre il miglior modo per allargare i propri orizzonti culturali e per formare gli adolescenti. Ma come disse Gianni Rodari: “Il verbo leggere non sopporta l’imperativo”; leggere non deve essere obbligo ma scelta personale libera ed autonoma; solo così perdersi tra le pagine dei libri sarà come vivere tante vite.

Luca Sablone, 3 Informatica B