La forza del sorriso

La forza del sorriso

Aggressività, arroganza, rabbia, frustrazione, tensione, stress.

E’ solo un elenco di emozioni negative? No, è la vita di tutti i giorni, siamo noi.

Alla domanda “Quand’è stata l’ultima volta che sei stata felice?” E’ difficile rispondere, si cerca di ripescare ricordi del passato ed è molto complesso accorgersi degli attimi di felicità che appaiono nella quotidianità e poi scompaiono altrettanto rapidamente.

Se la domanda invece fosse posta in questa’altra maniera sarebbe diverso, se fosse: “Quand’è stata l’ultima volta che ti sei arrabbiata, che hai perso il controllo che addirittura volevi mettere le mani addosso a qualcuno?”.

Verrebbe sicuramente in mente che nella stessa giornata sicuramente qualcuno non ha rispettato la fila che stavi facendo sorpassandoti o magari, mentre eri a scuola è capitato che ti mettessero lo sgambetto e ridessero di te perché non soddisfi i canoni di bellezza proposti.

Ed è a questo punto che si inizia a covare il risentimento e sentimenti negativi come rabbia, frustrazione, stress, odio.

Ci si carica di energia negativa, di pessimismo, si ingurgitano ore e ore di film impregnati di violenza che fomentano ancora di più i bollenti spiriti.

Con questo processo, in atto 24h su 24, sia che ne si sia consci o meno, si è poi pronti ad esplodere come mine vaganti anche per situazione che, viste dall’esterno, sono banali e ogni qual volta succede si incrementa anche il fuoco acceso nell’animo di chi ci è intorno.

E’ un circolo vizioso. Ma come si spezza? Si combatte l’odio con l’amore, la rabbia con la serenità, il disprezzo con l’apprezzamento, lo stress con la calma.

E’ difficile farlo perché la vita non è un film, non vincono i buoni, che sono quelli che perdono di più, sono quelli che, per seguire le regole, finiscono alla base della scala sociale.

Non si rispetta più la parola data per un accordo come si faceva in passato per stipulare un patto.

Anzi, nonostante avvocati, atti notarili e contratti c’è sempre la minuscola clausola che sfugge alla vista e che può essere fatale al contraente fiducioso ed onesto.

Un tempo se si veniva meno alla parola data si era considerati traditore, un buono a nulla, uno di cui non ci si poteva fidare.

Ai giorni nostri si è modelli di comportamento se si riesce ad imbrogliare qualcuno per trarne profitto. E non ci vuole molto a capire che la scala dei valori si è capovolta.

L’unico dio che l’uomo serve, ricerca e adora è il denaro, ogni cosa che non era un valore, anzi che meritava disprezzo lo è diventato: il proprio tornaconto viene prima di quello comune.

L’intelligenza è divenuta molto spesso un male, una marcia in più per i disonesti.

Si dovrebbe ricordare ciò che diceva Dante: “L’intelligenza va frenata dalle virtù”.

Si deve ricercare il limite, la linea di confine, quando si sfrutta la propria mente,

tenendo ben presente che la propria libertà finisce dove inizia quella di qualcun altro.

Allora cosa si può fare per riequilibrare le cose, per farle tornare come una volta o almeno per poter vivere più serenamente senza la paura che la rabbia e la violenza esplodano all’improvviso?

Dobbiamo essere pronti a fare noi il primo passo non aspettandoci nulla in cambio.

A volta saper chiedere scusa con il cuore, saper dire “non volevo”, anche nei casi in cui si pensa di avere ragione, possono fare molto.

Quando passeggiamo abbiamo spesso lo sguardo perso nel nulla, gli occhi bassi e l’espressione seria oppure andiamo così in fretta che siamo indifferenti a tutto ciò che i nostri occhi vedono ma non guardano e se entriamo in collisione con qualcuno non ci voltiamo nemmeno a guardarlo in faccia e tanto meno a chiedergli scusa.

Se provassimo a guardare negli occhi le persone che ci sono intorno, se provassimo a sorridere gentilmente e iniziassimo a far caso al mondo intorno a noi riusciremmo ad abbassare il livello del nostro egocentrismo e a vedere che non siamo gli unici che forse soffrono o sono sotto tono e che non tutto ci è dovuto.

Non vi è mai capitato di notare un palazzo, un’insegna, un’architettura particolare, di cui non vi siete mai accorti, in una strada che percorrete frequentemente?

Fermatevi un attimo a riflettere, a guardare il cielo, a scrutare le stelle non fatelo solo nella notte di San Lorenzo.

Cercate la bellezza in tutto ciò che vi circonda e fate caso agli attimi di infinita felicità di cui avete dimostrazione ogni giorno: la volta azzurra che ci circonda avvolge un sorriso donato da chi ci è caro, un caffè offerto all’ultimo secondo, un incontro gradito e inaspettato con un amico, che non si vede da tempo.

Cercate di imitare la sincerità disarmante dei bambini, la loro enorme ed insaziabile curiosità, il loro modo incondizionato di dimostrare un amore puro oppure guardateli mentre sono affacciati alla finestra ad osservare i fiocchi di neve che scendono.

Loro non si preoccupano del fatto che non possono uscire, che la neve blocca il traffico o che rovina la giornata.

Loro godono il “Qui ed ora”.

Loro si incantano a guardarla mentre si posa al suolo leggiadra e candida, mentre ricopre con il suo manto bianco tutto il mondo.

Qui ed ora, perché quando si soffre né il mondo né il tempo si fermano.

Ma se si è pronti a sorridere tutti si fermeranno a guardare perché nel sorriso si leggerà   l’amore per la vita.

ZUCCARINI TATIANA, III INFO B