Mi fu rapita l’anima

Mi fu rapita l’anima
in una notte gelida,
che neanche l’inverno
riconosceva qual sua primogenita!

Una fitta nebbia
offuscava la mia mente,
una tempesta turbolenta ,
appannava i miei folti pensieri.

Solitudine e confusione,
provai in quell’istante infinito e silenzioso!
Un istante, che la mia anima,
non vorrà mai ammettere, ricordare!

La discordia, la rabbia e l’ira
presero il sopravvento su di me;
un turbine di emozioni contrastanti
mi circolavano dentro senza sosta!

Allora mi arresi
dinanzi alla fiamma dell’anima di ghiaccio,
che giammai nessuno saprà ascoltare…
Un’anima che non avrà mai pace e amore,
se non verrà scossa dai più profondi recessi del cuore!

Chiara Invernino III B Liceo Classico – Istituto “G. Carducci” – Comiso (RG)