Intervista a Gianfranca Zanolini: interviste di guerra

Di che anno sei? Sono nata a Grignasco il 26 settembre 1929, durante la seconda guerra mondiale ero una staffetta partigiana; mio padre Remo Zanolini era un partigiano combattente.

Che cosa faceva una staffetta partigiana? La staffetta era il collegamento tra il CLN (Comitato Liberazione Nazionale) e i partigiani.

Ti ricordi un episodio da raccontarmi? Ti racconto di una notte molto buia in cui con la mia gerletta in spalla colma di pane ho attraversato un bosco per portare il cibo ad un commando partigiano. Fortunatamente conoscevo bene la zona ed è stata questa la mia salvezza. Mentre camminavo ho sentito una voce nemica che mi gridava: “chi va là?”. Impaurita mi sono messa a correre, correvo, correvo, ma andavo nella direzione opposta, certa che se mi avessero presa non avrei rivelato loro dove si trovavano i partigiani. Ero piccola e magrolina, ho raggiunto l’estremità del bosco e mi sono rannicchiata in una legnaia. Non so quanto tempo sono stata lì, immobile, per sentire se qualcuno si avvicinava. Solo quando ho avuto la certezza di essere sola ho ripreso il mio cammino per portare a termine la mia missione. Quando sono arrivata il mio papà mi ha stretta forte con le lacrime agli occhi, felice di vedermi! Ho avuto tanta paura ma ho continuato a portare notizie e cibo ai partigiani. (Inviata speciale: Lisa Gramoni)

Redazione Scuola Primaria di Fara Novarese

Docente Referente: Fulvia Bernascone