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Superstizioni e credenze popolari ( “Ignorantia docet…”)

La nostra Italia è una terra ricca di tradizioni e credenze popolari molto radicate e particolari che si intrecciano con la storia stessa del nostro bel paese. Gli italiani in Patria o all’estero sono molto superstiziosi. Come dice il significato etimologico della parola, una superstizione è un qualcosa che “sta sopra” (super stare), nel senso che sta alle nostre spalle, è “superstite” di un passato che non ci appartiene più. La superstizione nella civiltà contadina era una forma di interpretazione magica della realtà, che valutava eventi, azioni o fenomeni, rilevanti ed efficaci a modificare negativamente o positivamente il destino. La superstizione operava mediante varie forme: analogia, antipatia, coesistenza, contatto, dipendenza, repulsione, somiglianza. Genericamente la base interpretativa voleva che tutto quello che era vitale, turgido, pieno, portasse bene; mentre ciò che era mortale, vuoto, cavo, abbandonato, portasse male. C’è da sottolineare, poi, che l’Italia è un paese di “superstiziosi per antonomasia”.

Premessa: sono convinta che tutte le superstizioni abbiano origine dall’ignoranza o dai timori, oppure sono nate in tempi lontani dove la paura dell’ignoto prevaleva sulla ragione. Nella maggior parte dei casi, si usa pensare che le superstizioni più comuni abbiano origine religiosa: niente di più sbagliato, visto che la Chiesa ha (quasi) sempre condannato questo genere di credenze. Poi, il fatto che queste leggende si siano tramandate per tanto tempo le ha trasformate in “verità”, secondo alcuni. Delle bugie ripetute tante volte diventano delle presunte verità e, spesso, ciò che è lontano nel tempo assume una valenza maggiore rispetto alle cose del giorno d’oggi, in quanto si ammanta di un’aura mitologica. Ognuno è libero di credere ciò che vuole per quanto riguarda la religione, ma faccia attenzione quando si entra nel campo minato della superstizione: essere molto superstiziosi è il primo passo per divenire deboli, vulnerabili e facili prede di maghi, ciarlatani e santoni vari….

Ecco alcune delle più note superstizioni:
ANELLO
– Porta fortuna mettere un anello con la pietra di nascita.
– Se la fede nuziale viene persa, per evitare che l’infelicità piombi sulla coppia, va riacquistata immediatamente un’altra vera, che dovrà essere infilata all’anulare dal partner, come durante il rito nuziale.
CAPODANNO
– Porta fortuna incontrare una persona di sesso opposto la mattina di Capodanno.
– è presagio di guai vedere, invece, un cavallo bianco.
– si gettano oggetti vecchi dalla finestra per liberarsi di preoccupazioni e affanni e per auspicarsi fortuna (meno fortunato è chi ci capita sotto!!!).
– Mangiare lenticchie, uva o datteri, la notte di San Silvestro, vuole dire propiziarsi immancabilmente la fortuna economica durante l’anno.
– In Romagna è d’uso che le donne non facciano visita in altre case il giorno di Capodanno e che se ne stiano buone, possibilmente, in casa (quindi la visita di un becchino maschio è meno malaugurate di una bella donna…sic!?).
FERRO DI CAVALLO
– E’ un segno di fortuna trovarne uno: va appeso in casa (Deduco che chi abita vicino ad un maneggio abbia una grandissima fortuna!!!).
FORBICI
– Se cadono a terra, prima di raccoglierle, poggiatevi il piede sopra per annullare il cattivo presagio.
– Se cadendo, una delle lame si conficca nel terreno è presagio di morte (direi invece che è presagio di fortuna visto che non ti sono cadute su un piede!!!).
– Portano, invece, buon augurio se tenute appese al muro.
GAZZA
– Porta male vedere al mattino a digiuno una gazza (se non volete rischiare, fate colazione a casa anziché al bar)
– Vedendo uno stormo di gazze piegare verso sinistra, la giornata sarà felicissima, se lo stormo va a destra il giorno sarà negativo (camminate a testa bassa, non si sa mai…).
– Un innamorato che dovesse vedere una gazza ha poche possibilità di successo con la sua ragazza.
INCROCIARE (qualcosa)
– Scarpe, posate o altri oggetti incrociati portano sfortuna, perché, in epoca medioevale, erano considerate un’offesa alla Croce di Cristo.
LETTO
– Porta male scendere dalla parte sinistra, in quanto ritenuta la parte di Satana.
– In Sicilia si dice che se tre persone rifanno un letto insieme (nel senso che ne sistemano le lenzuola), quella più giovane d’età muore entro l’anno (nel dubbio non rifate mai il letto, e giustificatevi con vostra mamma, adducendo  questa credenza).
OLIO
– Versarlo è segno di malaugurio. Diciamo come stanno le cose: tanti secoli fa olio e sale erano materiali preziosi e, quindi, rovesciarli e perderli era un danno economico e una perdita: per questo “saltavano all’occhio”.
SALE
– Anticamente era simbolo di amicizia, tanto è vero che si poneva una coppa di sale davanti ai commensali.
– Un giorno, sembra che un invitato abbia inavvertitamente fatto cadere l’intera coppa sul tavolo, suscitando l’ira del padrone di casa, il quale, sguainata la spada, uccise quel poveretto. Pare che questo episodio abbia fatto nascere il detto che versare il sale porti sfortuna.
– Se viene rovesciato sulla tavola prendetene un po’ e lanciatelo dietro la spalla sinistra.
SCALA
– Porta sventura passare sotto una scala perché, formando un triangolo, è simbolo della Trinità e passarci sotto è una grave mancanza di rispetto (quindi ogni segnale stradale di dare la precedenza è un monito!?!?!?).
– Se una nubile passa sotto una scala aperta o appoggiata al muro non si sposerà.
– Se inciampa, invece sui gradini di una scala, convolerà presto a nozze.
SCOPA
– Se con la scopa toccate i piedi di una nubile, questa non si sposerà.
– E’ segno infausto spazzare il pavimento prima dell’alba e dopo il tramonto.
– Se si inciampa scendendo, è presagio di perdita di denaro.
SOLDI
– Trovare una moneta porta fortuna: conservatela! (Ma non si diceva che il denaro facilmente guadagnato porta male? Orsù’, decidiamoci…).
– Sono di felice augurio i soldi bucati, le monete coniate negli anni bisestili e quella vaticane che portano impresso l’anno del Giubileo.
– porta bene conservare 2 centesimi di euro nel portafogli… anche le superstizioni si adattano all’euro!!!
– se a Natale o a fine anno ti pagano, devi dare almeno una monetina di resto, altrimenti niente soldi nell’anno nuovo ( Quindi se uno ti paga il conto preciso ti fa un dispetto, e non lo accetti?!).
SPUTO
– Anticamente si aveva l’abitudine di sputarsi tre volte sul petto per allontanare qualsiasi maleficio.
– Ancora oggi, i corridori si fanno sputare sulla schiena dai loro meccanici, prima dell’Inizio della corsa.
VENERDÌ
– “Né di Venere né di Marte, non si sposa e non si parte, né si dà principio all’arte”, consiglia un proverbio siciliano. In questi “giorni maledetti” tutti in casa, perché auto, treni ed aerei sono molto più’ pericolosi!!!
– Mai uscire di casa il venerdì notte: streghe e diavoli sono in agguato(Forse, da qui le radici di Halloween!?). Ma se proprio dovete farlo, strappate un pelo (possibilmente rosso) a un cane e conservatelo nel taschino (sic!)…
Noelia Ragusa V A Liceo Classico – Istituto “G. Carducci” – Comiso (RG)