Come mi immagino da adulto

Penso che la vita sia piena di cose inaspettate, sia belle che brutte e che se io oggi realizzo un mio sogno, potrebbe accadere un imprevisto che me lo rovini o me lo migliori. Alcune volte durante la giornata mi sdraio sulla poltrona della mia camera e cerco di immaginarmi quale potrebbe essere il mio futuro, ovviamente, ci sono migliaia di mestieri che vorrei praticare, ma adesso mi piacerebbe fare l’attore perché vedendo tutti questi interpreti italiani io sogno di diventare famoso come loro e m’immagino già seduto sul divano a vedere i miei films. Come secondo lavoro che ho in mente, m’immagino di essere un assistente di volo perché mi piace volare, visitare posti nuovi, conoscere le culture e le abitudini dei popoli di un altro emisfero e sapere tante lingue. Mi piacerebbe perché in ogni posto in cui andrei, potrei provare un’ emozione nuova e mi diverte paragonare Roma alle Città da me visitate: se sono più o meno sporche, se le persone che vi abitano sono civili ecc. Ovviamente la vita non è fatta solo di lavori, infatti, da grande vorrei avere tre figli perché secondo me è il numero perfetto e se non riuscissi a fare lo Stuart, non appena ne avessi la possibilità viaggerei con la mia famiglia moltissime volte. Per quanto riguarda l’aspetto fisico m’immagino circa come sono adesso, solo un po’ più alto. Spero che il mio carattere non cambierà perché mi vedo gentile e altruista soprattutto con i bisognosi, anche se mi rendo conto che devo essere più rispettoso nei confronti dei miei genitori e dei miei fratelli. Non credo mancheranno animali nella mia futura casa, perché in quella in cui vivo adesso ho solo un gatto trovato per caso. Quando vivrò da solo, vorrei avere molti animali tra cui cani, gatti, conigli, un pappagallo … insomma vorrei comprarmi uno zoo!
Vorrei possedere una casa enorme con un giardino di mille metri quadrati, a tre piani, con quattro bagni, otto camere, senza dilungarmi troppo vorrei un mega villa. Se questo non potrà accadere, spero di avere almeno l’affetto della mia “nuova” e della mia “vecchia” famiglia.
I.C. Alberto Sordi Roma
Tiberio Muzi