MAMME LAVORATRICI

 

Come molte donne d’oggi, la Signora Barbara assume allo stesso tempo il ruolo di mamma e lavoratrice a tempo pieno. Questo le fa onore perché ha continuato sempre a realizzare i propri sogni senza l’aiuto di nessuno.

Verso che età ha sentito il bisogno di essere economicamente indipendente?

Intorno ai 17-18 anni quando ho avvertito il desiderio di mettere i soldi da parte per comprarmi la macchina.”

Dopo quanto tempo è riuscita a trovare lavoro?

Fortunatamente non ho dovuto cercare a lungo; anzi dopo poco tempo, non avendo terminato gli studi, ho iniziato a lavorare come commessa e cassiera in vari negozi, questo perché prima c’erano molte più possibilità di trovare qualche lavoretto, pur non avendo conseguito un diploma.”

Le piace lavorare?

Si molto! Il lavoro ti porta a conoscere varie persone e questo confronto mi ha aiutato a maturare e mi ha reso più realizzata e sicura di me stessa. Anche l’aspetto economico è molto importante in quanto mi ha permesso di realizzare i miei progetti, come ad esempio la famiglia.”

Il suo impiego ha mai intralciato il desiderio di avere figli?

No, anche se purtroppo il tipo di lavoro ed il rapporto all’interno della famiglia mi è stato spesso d’intralcio, non avendo riscontrato un effettiva collaborazione in essa.”

Riusciva a conciliare da sola casa e lavoro o viceversa le è servito un aiuto?

Diciamo che equilibrare il lavoro con l’impegno dei figli è molto difficile, è necessario puntare sull’aiuto di qualcuno, nel mio caso ad esempio, ho avuto la possibilità di avere l’aiuto nelle pulizie di casa; nonostante questo alla nascita del terzo figlio per un anno o poco meno sono dovuta rimanere a casa perché è stato difficile riuscire a conciliare tutto. Ci si aspetta sempre da un genitore che sappia fare tutto però obiettivamente è pesante dover lavorare sia dentro sia fuori casa e badare ai figli, per questo molte mamme decidono di essere casalinghe.”

Ora che i suoi figli sono grandi la situazione è cambiata o no?

Certo, sono più indipendenti e non mi impegnano come quando erano piccoli, anche se aumentano le preoccupazioni che sono comunque ripagati dalla gioia di avere una famiglia.”

Ritiene che lo Stato italiano aiuti la figura della mamma-lavoratrice?

Assolutamente no, ci sono dei paesi europei, dove la mamma è agevolata e sostenuta per cui è incentivato il desiderio di formare una famiglia, cosa che va a favore dello stesso Stato perché i figli sono un bene e una risorsa per il paese poiché rappresentano il futuro. È necessario un sostegno anche psicologico alla madre perché, bisogna ricordarsi che una donna nasce figlia e non madre, e come tale si sente inesperta di fronte a molte situazioni.”

Tornerebbe indietro nel tempo a quando erano esclusivamente gli uomini a lavorare e le donne badavano ai figli?

Forse le famiglie apparivano

più felici perché comunque la presenza della mamma è importante per i figli però le donne di una volta si sono sempre lamentate della situazione di dipendenza assoluta dal marito; e quindi non tornerei mai indietro perché una mamma indipendente è soddisfatta anche personalmente, e di questa positività ne beneficia anche la famiglia.”

Di Carlo Elisabetta

Scuola Ambrosoli