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La Roma batte l’Entella 2-0 ed alza la Coppa Italia Primavera

 

Le reti di Soleri e Marchizza decidono la finale di giovedì 21 aprile all’Olimpico dopo l’1-1 della partita di andata a Chiavari. I giallorossi sollevano così il terzo trofeo in 10 mesi dopo Scudetto e Supercoppa.

E’ una fredda serata di primavera, in uno Stadio Olimpico semideserto va in scena il ritorno della finale di Tim Cup Primavera. A contendersela i ragazzi campioni d’Italia della Roma e l’Entella, sotto gli occhi di 5000 spettatori, tra cui Claudio Lotito, grande amico del presidente del team di Chiavari Gozzi, Gigi Di Biagio, allenatore della nazionale Under-21, i dirigenti giallorossi Massara, Gandini e Baldissoni, ed i giocatori della prima squadra Paredes, Grenier e Szczesny, in tribuna d’onore.

La gran parte del tifo è comunque riunita in tribuna Tevere, l’unica aperta al pubblico, dove, nonostante la data infrasettimanale, l’orario ed il clima, i supporters casalinghi spingono i giocatori con costanti ed energici cori tradizionali. Del resto, quale migliore occasione per festeggiare il Natale di Roma, se non quella di andare a vedere la propria squadra del cuore con amici e famiglia? Tra i tifosi, anche un piccolo gruppo di fedelissimi dell’Entella, che con coraggio occupano il settore ospiti.

Alle 20:45 il fischio d’inizio: si parte dall’1-1 dell’andata di Chiavari, che, in virtù della regola dei goal in trasferta, favorisce la Roma, a cui basta un pareggio senza reti per vincere il trofeo, mentre l’Entella è costretta a segnare. Fin da subito è evidente come entrambe le squadre giochino attente in difesa e senza troppi eccessi in avanti, evitando di rischiare troppo, complice anche il clima di tensione tipico delle finali. La prima a farsi avanti è, così come all’andata, l’Entella, con Carvalho che al 15’ scocca un potente tiro dalla distanza che impegna Crisanto, il quale, rapido nei riflessi, si fa comunque trovare pronto. I liguri continuano a forzare quasi per tutto il resto del primo tempo alla ricerca del goal, ma la difesa romanista è abile a non farsi infilare facilmente e non concede più occasioni nitide come quella precedente. Come all’andata è la Roma a passare avanti, nonostante la superiorità dell’Entella sul piano del gioco, grazie allo spirito da grande squadra ed alla maggiore capacità realizzativa dei suoi attaccanti, Tumminello e Soleri. La rete del vantaggio, al 41’, è infatti tutta opera loro: il primo è bravo a proteggere il pallone dai difensori avversari e a conquistarsi il fondo, per poi mettere in mezzo un cross perfetto tanto quanto l’inserimento dell’altro, che di piatto destro prende in controtempo il portiere e insacca, portando la Roma sull’1-0 nello spogliatoio. Nella ripresa l’Entella deve scoprirsi ancor più di prima, mentre i giallorossi, liberi di testa, sono in grado di sfoderare al meglio le proprie capacità di dribbling in veloci percussioni offensive. Le occasioni per i padroni di casa si moltiplicano, le incursioni dei giallorossi mettono in difficoltà l’Entella, la partita diviene molto più fallosa fino a quando, al 74’, Casagrande stende Keba in area e causa un rigore. Dal dischetto va Marchizza che, freddissimo, segna, chiudendo i giochi.

L’ultimo quarto d’ora vede l’Entella alla disperata ricerca del goal, ma la Roma è fortunata, e dopo 3 minuti di recupero il triplice fischio: la Primavera romanista si aggiudica la sua quinta Coppa Italia, andando ad aggiungere alla bacheca l’ultimo trofeo che mancava all’era De rossi. Finisce così il sogno dell’Entella che, alla sua terza annata in Serie B e ad oggi in corsa per i playoff, sognava già di alzare un trofeo con la Primavera. Ma non finisce qui, c’è ancora un finale di campionato sorprendente da giocare e, ad un settore giovanile promettente come quello chiavarese non può che spettare un futuro roseo.

Lorenzo Barbanti

Liceo Plauto