Cara Mary…

Ti scrivo questa lettera per raccontarti i miei sogni, le mie paure, le mie passioni e semplicemente me stessa a 16 anni. Comincio col parlarti della mia quotidianità: tutte le mattine mi alzo alle 5:30 per poter raggiungere la scuola che dista circa un’ora di pullman da casa; può sembrare un grande sacrificio ma per me non lo è affatto: amo la mia scuola e i miei compagni e so bene che lo studio che sto facendo mi servirà ad avere una marcia in più in futuro. Ecco, futuro, una parola che riesce a suscitarmi gioia ed ansia allo stesso tempo, il mio lo immagino colorato, colorato da persone e amore; mi vedo con un camice in un ospedale ad aiutare tanti bambini dolcissimi, perché poter essere di sostegno per i bambini è sempre stata una delle mie più grandi passioni. A questa devo sicuramente aggiungere quella per i miei capelli: adoro curarli con trattamenti naturali perché voglio che siano splendidi e lunghissimi e per il momento sono abbastanza soddisfatta del risultato. In generale mi piace curare il mio aspetto fisico: dal make-up all’abbigliamento e da qualche mese frequento assiduamente la palestra. Nonostante ciò non riesco ancora a sentirmi bene con me stessa, a volte mi guardo allo specchio e rivedo la bambina indifesa e un po’ goffa di dieci anni che veniva presa in giro. Quei brutti momenti ora sono solo un ricordo che ogni tanto riaffiora e che allora ho superato mostrando indifferenza agli occhi dei bulli ma tenendomi tutto il dolore per me stessa. Ho sofferto soprattutto i primi anni, per me era difficilissimo parlarne con qualcuno, finché non sono riuscita a confidarmi con i miei familiari che mi hanno sostenuta ed aiutata a superare la situazione. Sicuramente ho capito di aver aspettato troppo a chiedere aiuto, affrontarlo prima avrebbe alleggerito il dolore che mi portavo dentro. Tutto questo ha influito sul mio carattere: ho dovuto costruire ”una corazza” per proteggermi dalle offese e adesso per tutti sono una ragazza forte, vivace e solare, ma nascondo una grande sensibilità che poche persone conoscono. Ho imparato a nascondere questa parte di me perché mi ritengo fragile e ho paura che mostrandola qualcuno possa approfittarsene nuovamente. Non è la mia unica paura, infatti sono terrorizzata dalla possibilità di rimanere sola, senza persone di cui fidarmi e a cui voler bene. Spero che ora, leggendo la lettera, ti accorga di non essere troppo distante da questa Mary, sensibile ma anche tanto impulsiva. Ah giusto, ho dimenticato di dirti che spesso, anzi sempre, sono istintiva e troppo sincera, sono sicura che questa parte di me non mi ha abbandonato, ma spero di essere diventata un po’ più riflessiva, ma mai noiosa! Mi auguro di essere determinata anche nelle scelte future e di non rimandare mai nulla che siano gioie o dolori, vivendo a pieno il presente. Conoscendomi sono abbastanza sicura che farò di tutto per realizzare i miei sogni, ma per il momento posso solo continuare ad impegnarmi. Chissà quali emozioni proverai immaginandoti ragazzina di 16 anni che progetta e scrive del suo futuro, chissà quando ritroverai questa lettera e chissà se sarò diventata ancora più pazza! Ti lascio alla tua vita dolce ed indaffarata.

Tua Mariagiovanna

P.S. Non ti azzardare a cambiare il nome Elìa, mio figlio deve assolutamente chiamarsi così!

Mariagiovanna Zeolla, 2D