Progetto FIDO: Alternanza scuola/lavoro

Progetto FIDO: un’ esperienza fantastica che sicuramente raccoglierà quante più “condivisioni” fra i ragazzi al più presto. Il progetto FIDO e’ uno dei progetti di Alternanza scuola-lavoro dell’IISS “G. Carducci” di Comiso promosso dal dirigente scolastico, dott.ssa Maria Giovanna Lauretta, e dal prof. Salvatore Garofalo, funzione strumentale del settore. Esso si basa sulla collaborazione tra l’istituto superiore “Giosuè Carducci ” di Comiso (sez. Scientifica e Classica) e l’associazione “La Ragnatela” di Pedalino. L’idea nasce con la finalità di accostare i giovani al mondo del lavoro e di avviare con loro un percorso di volontariato. I giovani coinvolti svolgono alcune attività presso il canile sede dell’associazione , e si dedicano anche ad un periodo di formazione grazie alla partecipazione alle visite veterinarie . “Ricordo ancora il primo incontro con alcuni dei membri dell’associazione come Alessandra Nepote , Claudio Iacono e Vittorio Burrometo i quali grazie alla Prof.ssa Gina Spataro, tutor del progetto, sono venuti nella nostra scuola e grazie a foto, video e testimonianze varie sono riusciti a spiegarci la dura realtà che perlopiù si manifesta al sud :il randagismo.” Questa è solo una delle testimonianze dei tanti ragazzi che si dedicano a questa attività. “Molto spesso una famiglia o anche i figli stessi, non appena il cane cresce e inizia a dare problemi, scelgono la via più vigliacca per liberarsene, ovvero quella di abbandonarlo – ha detto Alessandra Nepote”, la quale ha anche spiegato che un cane abbandonato e non sterilizzato si accoppierà ben presto con altri suoi simili dando origine a dei veri e propri gruppi molto spesso pericolosi . La soluzione più consona (nonché attuata dall’associazione), non appena si trova un cane abbandonato, è quella di procedere alla denuncia di ritrovamento , come seconda cosa tenerlo in stallo o in un canile o presso dei privati . Se il cane ha delle esigenze particolari bisogna monitorarlo , il tutto naturalmente sotto l’occhio vigile di un veterinario che , oltre al suo libretto , si occuperà anche di microchipparlo. Uno degli ultimi step è quello della sterilizzazione.. Una volta che i cani vengono sottoposti a questi trattamenti , vengono messi in viaggio verso il nord dove vi sono molte famiglie desiderose di ospitarli o anche canili più all’avanguardia capaci di ospitarli. Un altro ragazzo intervistato racconta: “La mia esperienza in questo nuovo progetto è partita affiancando il dott. Zago e la dott.ssa Donato nelle varie visite e ed esami veterinari. Posso dire di aver preso la cosa molto seriamente in quanto già dal primo giorno il dottore ha illustrato a me e ad altri ragazzi ,partecipanti a questo progetto, le varie forme dei globuli , le malattie più frequenti nei cani e nei gatti, con quali trattamenti e medicinali vengono gestite. Inoltre, tra una visita ed un’altra ho appreso quali siano i comportamenti corretti e quali no da attuare con un cane o un gatto.” Il progetto Fido prevede anche un terzo momento, ovvero un corso tenuto da degli specialisti presso la Sala Pietro Palazzo di Comiso riguardo il comportamento dei cani e il comportamento dei padroni. Questo progetto ,finalizzato alla rieducazione del cane, ha visto la partecipazione di non poche persone : oltre agli studenti interessati, sono stai infatti presenti alcuni membri della protezione civile e anche dei cittadini. Questo progetto ben organizzato è stato da slancio anche per chi avendo compiuto la maggior eta’ volesse ottenere il patentino cinofilo. “Il progetto FIDO –ha detto la prof.ssa Gina Spataro- ha visto all’opera ragazzi motivati e sensibili alle problematiche trattate . La collaborazione con l’associazione “La Ragnatela” ,quella presso i due ambulatori veterinari di Comiso e la frequenza del corso organizzato dal Comune sull’educazione e corretta gestione del cane hanno permesso ai ragazzi di conoscere meglio i vari aspetti della relazione uomo-cane e li hanno inoltre sensibilizzati sul problema del randagismo che purtroppo è molto presente nel nostro paese”.

Orazio Pucci IV B Liceo Scientifico – Istituto “G. Carducci” – Comiso (RG)