SPORT E INTEGRAZIONE

“Tutti per lo sport… lo sport per tutti!” Con questo slogan e con la  foto ritraente ragazzi disposti a cerchio con il viso coperto da un pallone, uniti da corde e da attrezzi utilizzati in palestra, l’Istituto Comprensivo Montini ha ottenuto la vittoria nel contest “Sport e Integrazione 2016-2017”, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche  Sociali.

L’elaborato è stato realizzato dai ragazzi della terza C e dai bambini della seconda A della scuola primaria di Mascione guidati dal sapiente ingegno della Professoressa Paola Bosetti.

Il Comitato Regionale del Coni Molise ha premiato i vincitori, unici nel Molise, con una targa ricordo e con un assegno di 300 euro da spendere per l’acquisto di materiale sportivo.

Alessandro D’Anchera ha intervistato la Professoressa Bosetti. Qui di seguito si riporta l’intervista.

– Cosa l’ha spinta a partecipare a questo concorso ?

“Sono un’insegnante di sostegno e  cercare di trovare modalità di integrazione sempre più valide è, per me, un impegno quotidiano. Sono fermamente convinta che lo sport sia un efficacissimo strumento di comunicazione e di inclusione, quindi questa iniziativa è stata un invitante pretesto per fare delle importanti riflessioni su questa tematica”.

–  Secondo lei, lo sport ha altri valori oltre a quelli citati durante l’incontro  con la delegazione del Comitato regionale del Coni effettuato in occasione della premiazione ?

“I valori che si possono attribuire allo sport sono diversi, forse quello che trovo particolarmente significativo è quello che sottolinea la sua importanza culturale e lo vede come uno strumento di riscatto in situazioni di povertà come è stato sottolineato in una famosa citazione di Nelson Mandela , noto per la sua lotta contro l’apartheid e le leggi razziali sudafricane, ” ……….. Lo sport ha il potere di creare speranza dove c’è disperazione. …”

– Com’è nata l’idea di creare una sorta di logo per esprimere il concetto di “sport e integrazione”?

L’intento è stato quello di guidare i ragazzi a progettare una sorta di logo umano, ottenuto dalla disposizione a raggiera di alunni della scuola secondaria di primo grado e della scuola primaria che potesse esprimere con forza ed efficacia lo slogan inventato : “Tutti per lo sport, lo sport per tutti” come a sottolineare il superamento di differenze di ogni sorta.

– Quale potrebbe essere il riscontro educativo sull’intero Istituto ?

Il riscontro educativo potrebbe riguardare la riflessione personale su come l’attività sportiva possa favorire lo sviluppo bilanciato del corpo e della mente ,  dei valori morali, intellettuali e culturali. Ci troviamo nella scuola dell’obbligo ed è compito nostro guidare i ragazzi ad approfondire tematiche come il rispetto per l’altro, il giusto valore della competizione, la collaborazione, la condivisione, la lealtà, la solidarietà e la tolleranza e quindi l’abbattimento dei pregiudizi al fine di eliminare comportamenti discriminatori all’interno delle relazioni.

–  Crede di aver aiutato i bambini delle scuole elementari a comprendere meglio il vero valore dello sport?

I bambini della scuola elementare, essendo piccoli, necessitano di esempi pratici piuttosto che teorici, quindi credo che questa esperienza di collaborazione con i ragazzi della scuola media abbia insegnato loro l’efficacia e la bellezza dello spirito di condivisione vissuto quando si lavora per un unico scopo e il gusto della gioia ottenuta in seguito ad un impegno.

– Si aspettava la vittoria dato il tempo ristretto che c’è stato per progettare l’elaborato fotografico?

No, la vittoria è stata inaspettata ma ha dimostrato che si possono ottenere buoni risultati in poco tempo se si collabora con la giusta passione e l’adeguata motivazione, quella che spero di aver suscitato nel gruppo di lavoro. Queste tematiche riescono  a coinvolgere emotivamente i ragazzi in maniera significativa , partendo dallo sport siamo riusciti ad approdare a considerazioni più ampie e profonde.

– E’ la prima volta che  partecipa ad un concorso sulle tematiche sportive?

No, nel 2008 ho partecipato ad  un’altra iniziativa sullo sport chiamata “Saper vivere e convivere” finalizzata all’educazione alla legalità. In quella occasione è stato realizzato un video in cui i ragazzi hanno espresso, attraverso delle simulazioni, tutti i valori dello sport presi in esame. Inoltre è stato realizzato un videoclip in cui un gruppo di alunni ha interpretato il testo di una canzone di Francesco Gregori dal titolo ” La leva calcistica della classe ’68”  che indaga sulle sensazioni di un giovane calciatore, nel rapporto con il suo allenatore, giudice del suo destino e sui valori che fanno di uomo un vero giocatore .

Alessandro D’Anchera IIIC (Scuola Secondaria di Primo Grado)