“Ignorantia omnium malorum est mater”

Stupido pregiudizio, opinione fallace dello stolto…occhi e cuore ciechi per discernere l’uguaglianza tra gli uomini. Siamo posseduti dall’ignoranza, passivi davanti alle montagne di chiacchiere generali, che strozzano la verità. Incitati all’odio e alle differenze razziali, culturali, sessuali, dimentichiamo che la sera tutti riposiamo sotto la stessa coperta e che la notte sarà buia per tutti e tra “le sue lunghe braccia” vi sarà sempre “Qualcuno” a guardarci dormire, a vegliare sul nostro sonno! È tipico degli ottusi affidarsi alla più banale delle differenze per costruirci su un effimero impero discriminatorio, non equo, non rispettoso della inviolabile dignità di ciascuno. Stanchi di farci dire cosa sia giusto e cosa non lo sia, dovremmo solo cambiare punto di vista, attuare una vera e propria metanoia e bandire  per sempre dal nostro immaginario collettivo certi messaggi, certi gesti e  certi “pensieri prefabbricati” che, come una malattia mortale, corrodono l’anima, ci rendono ossessionati, cinici, insensibili, uccidendo l’empatia! Siamo posseduti dal pensiero che nel mondo fra esseri umani vi debba per forza essere una gerarchia sociale, solo perché alla spalle troviamo già un’epoca precedente, durata stupidamente per troppo tempo e che ancora oggi, più o meno, celatamente continua ad esistere, ad imporre i suoi diktat…

Pregiudizio: parola semplice e diretta, nuda e cruda, facile da interpretare perfino da parte di un bambino. La cultura odierna, se ancora così possiamo definirla, ci ha reso schiavi di  strani sillogismi, basati sulla materialità delle cose e non sulla loro sostanza intrinseca, vera, ontologica, che solo un cuore nobile e, quindi libero da stereotipi, può scorgere e apprezzare. Il contesto sociale ci impone di essere presuntuosi, arroganti , egoisti, ma soprattutto, ignoranti…e la cosa sembra pure piacerci (sic!). “Ignorantia omnium malorum est mater”, dicevano saggiamente i Latini, ma la Storia, purtroppo, non sembra averci insegnato nulla! Critichiamo le differenze, professiamo apertamente il bene, ma sotto sotto, razzoliamo male: siamo ipocriti, falsi, farisei. Non siamo delle menti pensanti, ma solo burattini di un teatrino di provincia, disposti a qualsiasi cosa, pur di ricevere un gesto di apprezzamento di encomio. Dimentichiamo, però, che tutto questo “super-ego” ci rende solo più gonfi, più tronfi, non di certo più intelligenti, più genuinamente umani!

Orazio Pucci IV B Liceo Scientifico – Istituto “G. Carducci” – Comiso