L’anoressia: Troppo grassa o troppo magra?

I mass media diffondono certi modelli di bellezza che provocano profondi complessi, Le persone non riescono più ad accettarsi per come sono perché non si vedono perfetti come le persone che si vedono in tv o nelle riviste e questa insicurezza può portare ad alcuni disturbi comportamentali legati all’alimentazione, come per esempio l’anoressia.

In Italia la prima causa di morte nelle donne tra i 12 e i 25 anni è l’anoressia. L’anoressia è una malattia piscologica che porta all’abbassamento del peso del proprio corpo sotto una percentuale dell’85% del peso previsto sulla base delle proprie caratteristiche costituzionali. Gli anoressici si vedono grassi e tentano le cose più bizzarre per combattere la fame come l’autoinduzione del vomito e l’uso di medicinali. Una volta che il dimagrimento si manifesta il soggetto non si tranquillizza in quanto cercherà in tutti i modi di mantenere il peso raggiunto. La maggior parte dei malati di anoressia tende ad avere una pelle giallastra, una fine peluria sulla schiena e nelle persone che si auto inducono il vomito si presentano malattie al cavo orale ed erosioni sullo smalto dentale. Si muore di questa malattia per colpa degli squilibri elettrolitici (per esempio la mancanza di calcio), denutrizione o nel peggior dei casi, i soggetti arrivano al suicidio. L’atteggiamento migliore da avere nei confronti di chi soffre di gravi disturbi alimentari non deve essere mai di tipo accusatorio o comprensibilmente esasperato fino a gesti incontrollati ma informarsi sulla situazione dando messaggi del tipo “cosa sta succedendo, c’è qualcosa che è cambiato, se hai voglia di parlarne io sono qui per te…”. Questa società deve capire che il corpo perfetto non esiste (persino le modelle che tanto amiamo vengono modificate) e che non esiste nulla per cui abbia senso sacrificare la propria vita.

Jesmel Marie Atajar Guevara 3-B, ITT C. Colombo