M’illumino di meno

È ormai da tredici anni che esiste la campagna contro gli sprechi M’illumino di meno, ideata da “Caterpillar”, famoso programma radiofonico condotto da Massimo Cirri e Sara Zambotti.
Questa proposta, il cui titolo prende le mosse dal testo ungarettiano riadattandole in chiave “green”, cade il 24 febbraio e consiste nel disattivare l’illuminazione di monumenti pubblici per sensibilizzare il pubblico sull’inquinamento, luminoso ma non solo. Ci si deve ricordare difatti che al giorno d’oggi la maggior parte dell’energia utilizzata per dar luce alle strade, agli uffici e agli edifici pubblici proviene da fonti non rinnovabili e inquinanti. Guardando le immagini trasmesse dai satelliti in orbita attorno al nostro pianeta durante la notte, si vedono abbacinanti macchie luminose che coprono buona parte dei continenti; spettacolo per alcuni versi mozzafiato, ma a guardar meglio non è che un pauroso emblema degli sprechi che caratterizzano la nostra civiltà, dell’uso sconsiderato che spesso facciamo dell’energia luminosa.
Ogni anno le adesioni provengono da centinaia di Comuni di tutta Italia e non solo (è già da tempo che edifici nel resto d’Europa, un esempio su tutti la Torre Eiffel, si spengono in concomitanza di questo evento), e fra i numerosi monumenti nostrani a restare al buio, ricordandone solo i più celebri a livello dell’immaginario comune, vi sono il Colosseo, il Duomo di Milano, l’Arena di Verona e Piazza San Marco a Venezia.
Quest’anno, aggiungendosi a questi, verranno inclusi nell’iniziativa anche il Palazzo Reale a Milano, e una cospicua parte delle attrattive turistiche partenopee. Tornando al di fuori dei confini del Bel Paese, è stato annunciato che anche il Parlamento europeo resterà spento, e sorprendentemente spegnerà un piano persino la Trump Tower, simbolo di quel mondo spesso sordo alle sensibilizzazioni contro gli sprechi (il proprietario Donald Trump ha spesso dichiarato che “il riscaldamento globale è una bugia”).
Ma questa giornata potrebbe avere, in futuro, un’ufficialità superiore. In questi giorni, infatti, in Parlamento si sta discutendo su una proposta di legge per trasformare quest’iniziativa in una Giornata nazionale del risparmio energetico.
Lorenzo Paciotti 4E