Tutti i segreti dell’atletica leggera

L’atletica leggera è un insieme di discipline sportive che possono essere così suddivise: salti, lanci, corsa su pista, corsa su strada, prove multiple, marcia, corsa campestre e corsa in montagna. L’atletica ha inizio nell’età preistorica, perché gli uomini sapevano già, ovviamente, correre, saltare, lanciare, per scopi di sopravvivenza. Però la nascita dell’atletica leggera viene attribuita alla Grecia, perché lì si svolsero ufficialmente le prime gare, ad Olimpia nel 776 a.C.: questi giochi sono presenti ancora oggi, sono infatti chiamati Giochi Olimpici o Olimpiadi. La prima gara che venne disputata fu quella di corsa, 195 metri, una lunghezza pari a uno stadion; successivamente vennero aggiunte nuove gare di corsa, tra cui il diaulo, pari a due volte la lunghezza di uno stadion e, nel 708 a.C. il pentathlon, che comprendeva cinque gare, tra cui corsa, salto in lungo, lotta, lancio del disco e giavellotto. I vincitori venivano premiati con una corona di alloro, e diventavano dei veri e propri eroi.
Nell’epoca moderna si diffuse l’atletica leggera e infatti venne fondato il primo club, in Inghilterra; venne scritto anche un manuale riguardante le corse, nel 1855. Intorno al 1868, negli Stati Uniti, venne introdotta la possibilità di usare le scarpe chiodate. La distinzione tra Atletica Leggera e Pesante avvenne nel 1896, grazie al francese Pierre de Coubertin, che promosse le Olimpiadi moderne, un evento sportivo che diede la possibilità di partecipare anche alle femmine, fatto nuovo per l’atletica dopo secoli di esclusione quasi assoluta dalla vita sportiva; e così, nel 1921, nacque la Fédération sportive féminine. Le discipline sportive prevedono un programma uguale sia per gli uomini, che per le donne, al di fuori dei lanci (il peso è inferiore per le donne) e degli ostacoli (più bassi per le femmine).
Gli eventi di atletica leggera vengono di solito organizzati attorno a una pista in tartan ad anello della lunghezza di 400 m, sulla quale si svolgono le gare di corsa. Le gare di lanci e salti invece, si svolgono sul campo racchiuso dalla pista. Le gare su pista includono sia quelle discipline senza o con ostacoli, e si suddividono in velocità, mezzofondo e fondo. Le gare di velocità hanno come distanza massima 400 metri: i 100 metri e i 200 sono considerate gare di velocità pura, invece i 400 di velocità prolungata; questa specialità include anche due gare ad ostacoli, i 100 metri, per le donne, e i 110 metri per i maschi. Altra disciplina è il mezzofondo, con distanze di 800, 1500, 3000 metri; dei 3000 metri c’è una variante, quella ad ostacoli, chiamata 3000 siepi perché sono una serie di barriere e riviere, che la rendono una gara ad ostacoli. Poi c’è il fondo, comprendente 5000 e 10000 metri. Infine vanno ricordate le gare multiple, cioè le staffette: vi sono presenti due gare, quella 4×100 e la 4×400. Sempre su pista viene svolta un’altra disciplina, la marcia, considerata nelle discipline di fondo, perché le distanze minori sono di 3000 metri, fino a 50000. Le distanze variano a seconda della categoria; le categorie sono queste: esordienti A, B, C , che parte da 6 fino ad 11 anni, ragazzi/e da 12 a 13 anni, cadetti/e di 14-15 anni, allievi/e da 16 a 17 anni, juniores da 18 a 19 anni, promesse da 20 a 22 anni, seniores oltre i 23 anni e infine i master, oltre i 35 anni. Delle gare su strada fanno parte la mezza maratona di 21,097 km, la maratona di 42,195 km e l’ultramaratona, superiore a 42,195 km, persino fino a 100 km.
Dei lanci fanno parte: il lancio del peso, il lancio del giavellotto, il lancio del martello, il lancio del disco e, solo per alcune categorie giovanili, il lancio del vortex. In queste gare bisogna tirare senza superare la linea da dove ha inizio la misurazione del lancio e l’attrezzo utilizzato deve cadere all’interno delle due fettucce, sennò il lancio è considerato nullo. I salti si suddividono in salti per elevazione e in salti per estensione; dei salti per elevazione fanno parte il salto con l’asta ed il salto in alto, invece di quelli per estensione il salto in lungo ed il salto triplo. I salti per elevazione hanno poche regole, fondamentali: si deve oltrepassare un’asta, senza farla cadere, sennò il salto diventa nullo e ognuno ha a disposizione tre tentativi per ogni misura; quando uno sbaglia tutti e tre i tentativi viene eliminato e si passa alla misura successiva. I salti per estensione hanno regole ben precise: gli atleti devono saltare prima della pedana bianca situata poco prima della buca di sabbia, sennò il salto viene considerato nullo; ogni atleta ha a disposizione tre prove e viene considerato il migliore dei tre; infine il salto può essere svolto entro un minuto a partire dall’inizio del suo turno di salto.
I record più importanti sono quelli registrati dal velocista giamaicano Usain Bolt, nel 100 metri piani, in 9”58 e nei 200 metri piani in 19”19; molto importanti sono anche quelli del sudafricano Wayde van Niekerk nei 400 metri piani in 43”03 e dell’italiano Maurizio Damilano nei 30000 metri di marcia fatti in 2”01”44”1. Invece nei record femminili si ricorda la statunitense Florence Griffith-Joyner nei 100 metri piani svolti in 10”49.
Io pratico atletica da sette anni e ormai sono vari anni che partecipo alle gare, con anche buone prestazioni. La specialità in cui sono più brava è il mezzofondo, specialmente nei 1000 metri, dove il mio tempo migliore è stato 3”54, mi piacciono molto anche i salti, specialmente il salto in alto, mentre sono particolarmente negata per i lanci.

Irene Garfagnini 1B