UN MONDO FATTO DI PIXEL

Grandi attacchi terroristici, cyberbullismo e il nuovo fenomeno del bluewhale, dove ci sta conducendo la grande onda della vita online?

Ogni giorno, ogni mese, ogni anno, catastrofi, atti di terrorismo, ingiustizie ed altri fenomeni negativi influenzano le dinamiche mondiali.

Dall’ISIS al gioco del bluewhale, in questo 2017 stanno avvenendo eventi molto insoliti e strani, facilmente riconducibili alla rete visto che tutti ormai possiedono uno smartphone e altri apparecchi tecnologici in grado di navigare sulla rete.

Normalmente ci aspetteremmo che un attacco terroristico avvenga nella vita reale, ma se non fosse solo così? Non ci facciamo molto caso, ma il mondo della tecnologia sta vivendo uno sviluppo più grande di quanto si possa immaginare e realtà come il mondo videoludico ne stanno traendo numerosi vantaggi, purtroppo non sempre positivi.

Il videoludico è quel ramo di Internet su cui regge il mondo del videogioco, una vera e propria realtà fittizia. Molte stranezze si sono diffuse in questo universo parallelo, attraverso la comunicazione delle reti resa possibile dall’espansione di Internet ai giochi sulle varie console.

Dalle registrazioni dell’attacco terroristico del 13 novembre 2015 in Francia si può facilmente notare come i terroristi si muovano secondo un filo logico identico al gioco Grand Theft Auto. I terroristi non lasciavano mai incustodito il proprio veicolo e avevano abbigliamenti tipici di questo videogioco, oltre ad agire con gli stessi movimenti dei personaggi. Questo mostra come un videogioco possa influenzare inconsciamente i nostri comportamenti nella vita reale. Una realtà virtuale che, a poco a poco, penetra in quella reale fino ad invaderla totalmente.

Non solo i terroristi hanno fatto del gioco un modello, ma hanno anche sfruttato la piattaforma online del videogame per propagandare il loro credo a tutti i giovani aspiranti creando un clan.

Intere simulazioni di veri attentati sono state mostrate all’intera comunità di GTA, come quella del 13 novembre in cui un poliziotto, nonostante avesse alzato le mani in forma di resa, venne giustiziato senza pietà sul luogo.

Il mondo dei videogiochi è talmente vasto che comprenderlo fino in fondo richiederebbe secoli di studio, ma possiamo descriverne almeno alcune delle sue caratteristiche.

I video giochi possono essere istruttivi, come possono non esserlo. Possono ispirarsi a modelli pacifici, così come istigare violenza. Insomma, tutto dipende dalla tipologia di gioco e dalle diverse tipologie di gamer che abbiamo davanti. E’ però un dato di fatto che fenomeni di cyberbullismo stanno prendendo largamente piede tra i giochi online. Insulti e minacce verso nuovi utenti del settore videoludico fatte da parte degli utenti più esperti per il solo motivo di divertimento sono ormai all’ordine del giorno.

Le vittime vengono insultate e minacciate su tutti i più comuni giochi sparatutto come Call of Duty, Battlefiled e Counter Strike Global Offensive comunemente abbreviato CSGO.

Gravi fenomeni di cyberbullismo che possono intimorire i videogiocatori inesperti e provocargli paure, ansie ed insicurezze che dalla rete passano facilmente al reale.

E’ molto importante essere prudenti con l’uso dei videogiochi senza confondere mai la realtà fittizia con quella reale. Soprattutto, tenersi alla larga da eventuali pericoli o minacce di bulli online e vivere la propria vita liberamente senza causare problemi agli altri. Moderare l’utilizzo di videogiochi senza privarsene del tutto dedicandosi di più allo studio, a un hobby o a un miglior passatempo.

Vivere la realtà virtuale come tale senza mai permetterle di penetrare nel reale, o il divertimento potrebbe trasformarsi in catastrofe.

Enzo Costagliola