Arte e multimedialità

L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.”

Paul Klee

È oramai noto, che la tecnologia sta sempre più occupandosi di arte, non solo per l’uso che della stessa ne fanno gli artisti contemporanei, ma anche di come viene utilizzata per allestire mostre di artisti del passato in modo del tutto nuovo. Nuove installazioni multimediali in cui il campo d’azione è spostato, da un lato un maggiore coinvolgimento dello spettatore, insistendo sul legame visitatore-lavoro figlio delle avanguardie storiche, e dall’altro un maggiore e più intenso sfruttamento dell’arte che con l’arrivo di nuovi media è cresciuto in maniera esponenziale. Mostre che stimolano gli aspetti sensoriali dello spettatore, grazie a luci stroboscopiche, musica e tutti gli ingredienti del caso per far vivere un’esperienza immersiva che può essere esperita solo da chi si fa coinvolgere. Un flusso controllato di immagini, si apre come una porta spalancata sullo stratificato mondo nascosto dei dati sull’artista. È quello che aspetta il visitatore.

Tra le esperienze più suggestive vissute quest’anno c’è stata quella della mostra visitata presso lo spazio del Palazzo degli Esami a Roma dedicata al pittore olandese: Van Gogh Alive – The Experience.

La grande mostra multimediale ci ha fatto entrare nei dell’artista ci ha permesso di guardare con occhi diversi i luoghi che lo hanno ispirato per creare molti suoi lavori , osservare i suoi capolavori cogliendone i dettagli, del colore, della tecnica.

All’entrata, una volta superata la cassa, ci siamo imbattute in alcuni manichini – che indossavano abiti decorati con i soggetti delle opere di Van Gogh, subito dopo abbiamo potuto ammirare la fedele riproduzione dell’ambiente fisico ritratto nell’omonimo quadro: La camera di Vincent ad Arles. . Attraverso un corridoio, allestito con una proiezione che presentava tre quadri animati, e che si susseguivano a rotazione, si giungeva in una grande sala allestita con altri pannelli con proiezioni di appunti e bozzetti di Van Gogh. Parte di questa stanza comprendeva due cavalletti, forniti di fogli e matite, per permettere ai visitatori di disegnare e sperimentare le tecniche illustrate nello schermo sovrastante. Le proiezioni delle opere erano effettuate su schermi giganti posti sulle pareti, le colonne ed coprivano dal soffitto fino al pavimento, il tutto sincronizzato con una splendida colonna sonora con musiche di: Vivaldi, Ledbury, Tobin, Lalo, Barber, Schubert, Satie, Godard, Bach, Chabrier, Satie, Saint-Saëns, Godard, Handel.. Impossibile non farsi catturare. Tanto che è stato naturale anche accennare ad alcuni passi di danza. Le immagini, essendo multimediali, danno quasi l’idea di farti entrare nel vissuto dell’autore, coinvolgendoti e dandoti l’impressione di provare le sue stesse emozioni. Oltre ad installazioni che utilizzano proiettori ad alta definizione, una grafica multi canale e un suono surround in grado di creare uno ambiente che con i multi-screen per consentire allo spettatore un’esperienza multisensoriale, vi sono le realizzazioni in 3D fruibili tramite la rete, – si pensi ai tanti musei che offrono al cybernauta di visitare se non tutto il sito alcune opere e alcune sale, o la nuova iniziativa di Google Arts & Culture denominata Google Grand Tour che consente di visitare virtualmente alcune città italiane. La tecnologia che Google mette a disposizione delle istituzioni e delle comunità locali permette di far vivere esperienze virtuali , entrando, ad esempio, nei dettagli delle vedute dei paesaggi, dei luoghi, grazie alle immagini catturare con Art Camera (sei i quadri riprodotti ad altissima risoluzione), con oltre un miliardo di pixel. Hanno contribuito al progetto per l’Italia: il Comitato giovani della Commissione italiana per l’Unesco, la Fondazione Musei Civici di Venezia, l’Accademia dei Fisiocritici e il Consorzio per la Tutela del Palio di Siena, Outdoor Project a Roma, e il Teatro Massimo a Palermo. Google Arts & Culture, è la piattaforma che il gruppo di Mountain View permette di esplorare opere d’arte e documenti di oltre 1400 tra musei, archivi e organizzazioni. Sulla home della sezione italiana si legge: “Come la cultura italiana ha contribuito a trasformare il mondo moderno”

Parlando di come l’arte continui ad essere fonte inesauribile di guadagno non si può non accennare ai film che quest’anno ha spopolato al cinema, film che hanno proiettato retrospettive di grandi artisti commentati da studiosi del settore, il cinema d’altronde è conseguente ai documentari televisivi sul tema che nell’epoca dei canali tematici stanno spopolando. Discorrendo di arte e divulgazione però nn si può non ricordare gli splendidi spettacoli teatrali di Dario Fo, in cui univa sapientemente la spiegazione alla sua proverbiale abilità di attore.

di Elettra Lucassen e Elena Ruggeri, classe 2^ E, Liceo Artistico Statale Via di Ripetta

Docente: Oriele Orlando