Melchisedech e il Saladino

Nel Decameron di Giovanni Boccaccio c’è una novella di nome “Melchisedech e il Saladino”, la terza novella che viene narrata durante la prima giornata.Parla delle vicende di Saladino, un ricco sultano d’Egitto e di Siria, che aveva bisogno di avere in prestito del denaro da un usuraio ebreo di nome Melchisedech. Questi non voleva dargli il suo denaro perché sapeva che il Saladino non glielo avrebbe restituito. Il Saladino poteva anche prenderselo con la forza perché era il sultano, ma decise di ottenerlo con l’astuzia, chiedendo all’ebreo quale fosse per lui la religione più giusta tra quella cristiana , mussulmana e ebraica. Così Melchisedech si trovò in difficoltà, ma essendo molto furbo decise di raccontare la storia di un padre che doveva dare alla sua morte il suo anello a uno dei tre figli; chi lo avrebbe preso sarebbe stato il “capo”, ma per il padre erano tutti bravi allo stesso modo e voleva bene a tutti e tre. Quindi non sapeva a chi dare l’anello e allora ne fece altre due copie, uguali per tutti e tre i figli così tutti pensavano di avere l’anello del padre .Melchisedech prestò i soldi che servivano al sultano e questi gli restituì poi l’intera somma, aggiungendovi moltissimi doni e facendolo diventare suo amico. Questa novella ci insegna che non c’è una religione più giusta, in quanto gli anelli simboleggiano le tre religioni. Questo é un modo di pensare moderno e molto in anticipo sui tempi di Boccaccio.
Alessio Alonge 2b Alberto Sordi