Caro Paolo

E’ da un po’ di tempo che non ti scrivo e vorrei raccontarti una cosa che mi è accaduta qualche settimana fa. Io e il mio amico Giacomo siamo andati in un centro commerciale, nel quale c’erano molti negozi, in particolare uno di giocattoli, che era la nostra meta iniziale. Infatti eravamo partiti da casa con l’idea di comprarci un gioco ciascuno, solo che non ci eravamo specificati quale. Proprio questa mancanza ha fatto sì che ci succedesse quello che sto per raccontarti: io sono andato verso l’oggetto dei miei desideri quando ho capito che entrambi volevamo la stessa cosa, a quel punto ho allungato il passo per battere sul tempo Giacomo, ma anche lui ha fatto lo stesso. Allora abbiamo cominciato a correre e a spintonarci fino a quando non siamo caduti l’uno sull’altro facendo rovesciare una pila di giocattoli. Non puoi capire quanto mi sono vergognato in quel momento perché l’attenzione di tutti i clienti è ricaduta su di noi. Mentre ci alzavamo e chiedevamo scusa al proprietario del negozio per la confusione che avevamo creato abbiamo visto un altro commesso che vendeva il “nostro” giocattolo ad un altro bambino. Ed era proprio l’ultimo!!
Siamo stati il vero e proprio esempio del proverbio che recita: “tra i due litiganti il terzo gode”. Con questo evento voglio farti un saluto e aspetto con ansia una tua risposta.
Un bacio Tiberio.
P.S. Ora abbiamo fatto pace e ci faremo regalare il gioco per Natale.