L’alimentazione nell’800: l’osteria

Cortometraggio sull’alimentazione nell’800 realizzato dagli studenti delle prime classi del Liceo delle scienze applicate per il concorso letterario nazionale, promosso dall’ associazione culturale La Casetta degli Artisti e organizzato con il patrocinio del Comune di Recanati lo scorso anno scolastico, classificato al Terzo posto. Il concorso “Raccontar…Scrivendo”, ha inteso aprire “un dialogo” tra i giovani, il poeta Giacomo Leopardi e il suo tempo.

I partecipanti: Cosimo Curlante, Giusy Della Ripa, Gianluca Ruzzi, Francesco Mammarella, Sara Di Vincenzo, Noemi D’Ingiullo ; Luigi Cerritelli e Simona Cicchitti.

La gastronomia della miseria era alla base della diffusione di malattie. La sottonutrizione dei ceti più poveri ne determinava la modesta statura e la mortalità infantile. L’ alimentazione delle classi popolari italiane nell’Ottocento appariva già spaccata in due: al Nord il cibo principale era la polenta, al Sud il pane preparato con farine di cereali minori; la carne era riservata alle grandi occasioni. Gli operai in città consumavano anche formaggio, latte e legumi. Il consumo del vino era consistente. Presso le classi agiate si affermò l’uso delle posate e dei bicchieri individuali, delle forchette e del piatto unico. Agli inizi dell’Ottocento si diffuse il cioccolato su larga scala.

A cura del Prof. Maurizio Roccioletti,  delle Prof.sse Fazii Patrizia e Gabriella Scaricaciottoli