Ritirati sociali: ancora utopia?

Quanti di voi di almeno una volta nella vita si sono sentiti gli occhi addosso mentre eravate per strada, nei corridoi di scuola, in un bar o in un centro commerciale? E se sì, quanti hanno vissuto quest’esperienza come qualcosa di negativo tendente ad uno stato emotivo prossimo al panico?
Studi effettuati presso il Consultorio della Cooperativa Minotauro dimostrano che sensazioni del genere sono sintomi della “bruttezza immaginaria”, percezione empirica che rappresenta il nuovo modo di esprimere il dolore da parte degli adolescenti. In altri termini, è il trampolino di lancio per arrivare a un ritiro sociale, il quale configura una specie di rifugio dalla vita reale, impossibile da affrontare in tutte le sue sfaccettature e quindi motivo d’isolamento in un mondo immaginario lontano dalla specie umana.
Per alcuni versi , la dinamica di questo ritiro adolescenziale può essere paragonata al fenomeno giapponese dei hikikomori.
Le cause fondamentali che rappresentano i punti di contatto con questo fenomeno sono sostanzialmente tre: la fobia scolare legata alla bruttezza immaginaria, il legame con la figura materna vista come un’accentuata inclusività simbolica e l’interesse per un mondo immaginario che ingloba i social network, i giochi virtuali e il mondo dei Manga e degli Anime. Quest’ultimo punto è il più interessante perché rappresenta la migliore soluzione ai loro problemi: si evita il contatto col mondo reale, ma consente allo stesso tempo una forte attività relazionale virtuale online. Negativamente facendo così si favoriscono le relazioni immaginarie per cancellare totalmente quelle della vita quotidiana.
La camera da letto dei ragazzini diventa un vero e proprio bunker, nel quale ci vivono giorno e notte davanti ad uno schermo.
Paradossalmente, questo fenomeno non esiste solo in Giappone ma in qualsiasi parte del mondo, incluso in Italia.
Un po’ di numeri? Una valutazione della FNOMCeo, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, parla di 240.000 casi di ritiro sociale da parte degli adolescenti.
In questa parte di dati cia sia i ritirati sociale per via della “bruttezza immaginaria”, sia i dipendenti dei social network.

Per approfondimenti sul fenomeno hikikomori si invita alla visione del servizio della Iene “Hikikomori: i nuovi eremiti” dell’1 maggio 2016.

https://www.iene.mediaset.it/puntate/2016/05/01/toffa-hikikomori-i-nuovi-eremiti_10337.shtml

Redazione “Generazioni 2.0”

Paolo Ferrara