Camera: anche Facebook racconta stories visive

È già da qualche settimana che Facebook si è rivoluzionato dando vita ad una nuova interfaccia. Da adesso in poi si concentrerà sul linguaggio delle immagini grazie alla nuova app “Camera”. “Gli smartphone hanno cambiato il modo di comunicare”- ha spiegato Connor Hayes, project manager di ‘Camera’ – “oggi la comunicazione è fotocentrica, le persone amano raccontare se stesse con le immagini”.
La nuova applicazione, già presente in tutto il mondo, è lo strumento con il quale il social network più famoso del mondo vuole soddisfare le esigenze dei suoi utenti. Ovviamente l’applicazione sarà dotata di numerosi filtri ed effetti divertenti. Le foto e i video potranno essere modificati con l’aggiunta di sticker o text, inoltre non rimarranno più di 24 ore sulla piattaforma online.
Oltre alla possibilità di condividere ‘stories’ con tutto il mondo virtuale, ci sarà l’opzione di poter inviare le nostre foto o video a pochi amici selezionati. Lo scambio di immagini potrà anche avvenire in una chat apposita, ‘Direct’, la quale rischia di mettere fuori gioco Messanger, la precedente app di messaggistica messa a disposizione da Facebook.
Tutta questa ‘story’ non sembra nuova. Facebook è il social network di maggior successo a livello planetario, non sorprende quindi che inizi a prendere spunto dalle altre applicazioni concorrenti. Infatti pare che l’idea della comunicazione tramite ‘fotogrammi’ sia stata messa in atto 3 anni fa, da Snapchat, un servizio di messaggistica istantanea per smartphone o tablet che utilizza appunto foto o video al posto dei testi. A seguirla è stata Instagram, che da nemmeno un anno permette di pubblicare immagini che vengono cancellate dalla ‘home’ dopo 24 ore.
Nonostante sembri che l’aggiunta delle stories a Facebook sia gradita a tutti, compreso Mark Zuckerberg, tale fenomeno sta diffondendosi con molta rapidità. Addirittura da oggi anche Whatsapp ha deciso di aggiungere le sue personali ‘stories’. Infatti, da qualche giorno è possibile avere aggiornamenti di stato comprensivi di foto, video e GIF animate; ovviamente tutti gli aggiornamenti scompariranno in 24 ore.
Ciò fa sì che tutti i social network sembrino uguali e monotoni, senza differenze tra loro. Le stories iniziano piano piano a popolare il mondo virtuale venendo a sostituire i messaggi scritti.
Talvolta diventano pesanti. Gli utenti invece di vivere il momento, preferiscono filmarlo o fotografarlo, per poi perderlo per sempre dopo 24 ore. Così, mentre ogni social network si appropria della sua ‘story’, noi rischiamo di perdere la nostra…

Alessia Priori
Classe 1B