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QUEL GIORNO IN CUI MI RITROVAI CON LA MIA AMICA IN UNA GROTTA IN RIVA AL MARE E….

Era un inverno molto freddo, io e Sofia, la mia migliore amica, siamo andate in riva al mare, in una spiaggetta, per finire il nostro progetto di scienze.
Il progetto stava andando alla grande, finché non sentimmo un rumore.
Sembrava il fruscio del vento, ci siamo dirette nel luogo da dove proveniva.
Non guardammo dove mettevamo i piedi, finché non cademmo in un burrone, anzi più che un burrone era una grotta.
Là faceva un buio pesto, ma per fortuna, con noi avevamo la torcia, perché mia mamma nello zaino metteva sempre l’occorrente di sicurezza.
Aprii la torcia: meraviglioso!
La grotta era piena d’acqua, con le pareti lucide, ma la cosa che non mi piaceva è che faceva freddo.
Eravamo così contente che non so come dirvelo, pensavamo che saremmo diventate le geologhe più famose della storia.
Ma ad un certo punto sentii Sofia piangere e piangeva perché le mancava la mamma e il caminetto di casa sua.
All’improvviso la roccia si spezzò e io sono caduta, ma per fortuna la mano di sofia mi reggeva. La situazione era seria, non sapevamo che fare, finché non mi venne un’idea!
Dissi a Sofia di mollarmi le mani e appoggiarle da un’altra parte di roccia, così potevo cavarmela da sola per rialzarmi.
In quel momento dovevamo incoraggiarci per trovare la via d’uscita! Sofia mi disse che sarebbe stato impossibile.
Io le dissi: “Non se seguiamo le orme!”
Così c’incamminammo seguendo le orme. Ad un tratto trovammo l’uscita, ma la grotta stava per crollare a causa di una piccola scossa, io e Sofia siamo corse come razzi per salvarci la vita, finché ci riuscimmo! Dopo la scossa incominciò a cedere tutto, finché siamo corse a casa raccontando tutti ai genitori. A me piacciono i racconti d’avventura, ma non che accadono veramente, perché si può rischiare la vita!

 B. G. IVC