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BIANCANEVE: CANDIDA CERBIATTA SFIDA LA NOTORIETA’ DELL’ OMONIMA PRINCIPESSA

Questa volta non è una stella del cinema a sottrarsi alle indiscrezioni di fotografi curiosi, bensì Biancaneve, rara cerva dal candido manto nativa della riserva naturale del Pian di Spagna, sulla punta del lago di Como.

E’ il 2 luglio 2017 quando, con tre balzi leggiadri, il mitico esemplare si congeda dalla pazza folla, sparendo nel folto bosco: per i fotografi ha inizio la gara, la corsa ad immortalare una rarità.

Perchè ‘Neve non è un comune cervo, ne nasce circa uno ogni ventimila, animale che si pone nel solco di una leggenda.

Smentita l’ipotesi di albinismo da Marco Testa, comandante della polizia provinciale di Como, ex guardiacaccia: “Penso sia un caso di leucismo, cioè una questione genetica, infatti mantiene gli occhi scuri, non rossi come negli esemplari albini. Pur sempre un animale affascinante – continua -, dopo aver visto almeno ventimila cervi in tutta la mia vita, finalmente ho visto la più rara.”

Rara sì, ma nota a diverse ed antiche culture: da quella cristiana come forma zoomorfa del Redentore, a quella celtica, che fa dell’esemplare il dio Leugh, sino a popolare le insegne di molti ristoranti di montagna.

Purtroppo l’inconsueto animale attira tanto gli indiscreti “flash” dei fotografi, quanto i ben più pericolosi bracconieri, già dolosi autori della scomparsa di un altro mirabile cervo bianco, rintracciato nelle Highlands scozzesi qualche anno fa.

L’esperienza della cerbiatta Biancaneve con i cacciatori sarà fortunata come quella dell’omonima principessa Disney?

Bisogna sperare che il timore d’incorrere nell’ira di Diana, dea della caccia e protettrice del raro esemplare, sia più forte della bramosia dei bracconieri di un trofeo tanto prezioso

 

 

di Sabrina Ricchi