Se penso al vuoto

Giorni in cui penso all’oblio, mentre questi anni e sogni scivolano su di me, provocando pianti incessanti che mi fanno pensare a quando farò parte di un qualcosa che non credo che esista. Vorrei toccare il tempo, 17 anni sono pochi ma la lancetta dei secondi non si ferma mai, neanche a rallentare. Flashback di amici, parenti, conoscenti che loro hanno già affrontato il grande salto e per ricordarli mi devo sforzare ad avere ricordi. Mentre cammino per strada o mi diverto o studio o programmo o scrivo non mi viene in mente che un giorno non potrò più fare questo, che non potrò più sognare o bere e mangiare. Spesso mi domando: ma a cosa serve tutto ciò, la politica, la violenza, il rancore se poi tutto finisce e rimarranno solo particelle di anidride carbonica nell’aria? Questo mondo gira perché deve girare, nessuno ci sta facendo un favore e chi è al mondo automaticamente dovrà superare quella soglia, dovrà vedersi spegnere piano piano senza poter far nulla.
Questo perché? Perché alla fine nessuno di noi ha potere, abbiamo solo i sentimenti la logica non fa per noi, non esiste scienza e religione, esiste solo l’impotenza nel cambiare il proprio destino.

 

Gianmarco De Grassi