Barriere

“Barriere” è un film uscito il 23 febbraio 2017 nei cinema, diretto da Denzel Washington, il quale recita anche nella parte del protagonista del film. “Barriere” (“Fences” è il titolo originale) è tratto da uno dei più famosi spettacoli teatrali di August Wilson, facente parte del ciclo di dieci spettacoli dedicati a drammi della segregazione razziale nei primi anni Cinquanta nonché lo spettacolo che è valso il premio Pulitzer al famoso sceneggiatore teatrale. Lo spettacolo è stato poi rimesso in scena nel 2010 da Denzel Washington e Viola Davis che poi lo hanno portato sul grande schermo reimmedesimandosi nei personaggi già interpretati a teatro pochi anni prima. Il film era uno dei nove candidati ai premi Oscar. Ha vinto il premio quale migliore attrice non protagonista con Viola Davis sia agli Oscar sia ai Golden Globe. Ambientato alla fine degli anni Cinquanta a Pittsburgh, “Barriere” narra della semplice vita di Troy Maxon e della sua famiglia. Troy è una ex promessa del baseball che ha dovuto smettere di giocare perché era stato costretto a giocare nella lega riservata ai neri, adesso è un netturbino che lavora con il suo fedele amico Bono per portare a casa il necessario per sostenere la sua famiglia, composta dalla moglie Rose (Viola Davis), dal fratello e dai due figli avuti da due donne diverse: Lyons e Cory. Lo steccato che Rose fa costruire a Troy per delimitare il loro giardino è simile alle barriere che Troy erige con i suoi figli e con la segregazione razziale. Troy ha un senso protettivo dalle cattiverie della società così ossessivo verso i suoi figli da dimenticare spesso di dimostrare il suo vero affetto per loro. Dopo aver visto infrangersi il suo sogno di diventare un giocatore di baseball, Troy intraprende una vita di rinunce con la moglie Rose dedicata solo al sostentamento della famiglia. Questa è la vita che vorrebbe imporre anche ai suoi figli, bloccando i loro sogni per evitare loro il dispiacere di non realizzarli. La trasformazione dello spettacolo in un film Hollywoodiano è riuscita ma non del tutto, non per colpa del regista Denzel Washington ma per il fatto che lo spettacolo è davvero troppo teatrale per essere importato sul grande schermo, soprattutto a causa della trama troppo poco articolata, basata solo su vari dialoghi poco connessi fra loro che a volte rischiano di annoiare lo spettatore. Dobbiamo però riconoscere un’ottima recitazione al cast nel quale spiccano le interpretazioni di Viola Davis, che ha meritato indubbiamente l’Oscar, e di Russell Hornsby nei panni del figlio maggiore Lyons. Nel complesso quindi “Barriere” risulta un film riuscito a metà: carico di buonissima recitazione e sicuramente di contenuti, ma povero di trama e non adatto al grande schermo.
Giovanni D’Elia – Classe 2C