Sotto la terra dei canguri hanno trovato Atlantide?

Dal mito riportato dal filosofo greco Platone, che a sua volta aveva preso informazioni da Solone, pare che la misteriosa Atlantide fosse un enorme continente, più grande di Libia e Asia Minore messe insieme, situato proprio oltre le colonne d’Ercole, all’imboccatura dell’Oceano Atlantico; invece successivi studi storici e geologici hanno dimostrato l’impossibilità dell’ubicazione nell’oceano e la probabilità che in realtà la civiltà atlantidea fosse quella cretese, scomparsa all’apice della sua esistenza nel 1500 a.C., stesso anno in cui secondo il mito è scomparsa Atlantide. Inoltre è ormai appurato che la mitica città non si è dissolta nel nulla per una punizione divina, bensì per l’eruzione del vulcano Thera, che distava 104 km da Creta e che eruttò catastroficamente proprio nel 1500 a.C.
Quindi le speranze di aver finalmente trovato il continente scomparso per eccellenza scompaiono sotto le onde, dove però è stata scoperta la presenza della Zealandia, un intero blocco che si è staccato tra i 60 e gli 85 milioni di anni fa dall’Australia, sotto cui si trova oggi. Aveva un’estensione maggiore di 2/3 del continente australiano, pari a 4,9 milioni di chilometri, del quale l’unica parte in superficie prende il nome di Nuova Zelanda e Nuova Caledonia. Non è la prima volta però che si pensa all’esistenza di un ottavo continente, infatti già nel 1995 Bruce Luyendyk, geofisico dell’Università della California, ne aveva ipotizzato la presenza, e non si trattava neanche dell’unico continente nascosto sotto un altro: recenti studi di un team di geologi dell’Università di Witwatersrand, che hanno ridisegnato i vecchi continenti, hanno scoperto la Mauritia sotto le isole Mauritius, frammento dell’antico continente Godwana che si è staccato dal Madagascar 80 milioni di anni fa ed è stato ricoperto dalle eruzioni vulcaniche.
Dopo secoli passati a cercare Atlantide, considerato l’unico continente sommerso, si è finalmente scoperto che sotto due enormi componenti delle terre emerse del nostro pianeta ci sono due placche tettoniche di immensa estensione rimaste nascoste per milioni di anni. Questa notizia ha sconvolto positivamente la comunità geologica mondiale che, grazie alle nuove informazioni che acquisiranno dalla composizione chimico fisica dei due nuovi continenti, potrebbero rivoluzionare ciò che sappiamo della crosta terrestre; gli unici che forse provano un po’ di tristezza sono i sognatori, per i quali Atlantide è ancora là sotto, da qualche parte, nascosta da migliaia di chilometri cubi d’acqua nelle profondità dell’oceano, laggiù dove i suoi segreti sono destinati a rimanere tali per i secoli a venire.
Eleonora Metti – Classe 5E