Tenetevi stretti gli amici, soprattutto quelli… finti

Ormai è una realtà,i social fanno sentire i propri utenti più soli, almeno così afferma una ricerca pubblicata sull’ “American journal of preventive medicine” annunciando che chi passa più tempo su piattaforme come Facebook è incline a sentirsi più isolato. Proprio per questo la società nipponica Family Romance lancia una nuova idea singolare e innovativa adatta al problema e cioè quella di affittare amici finti per un tot di ore tramite il nuovo servizio Real Appeal.
Il cliente potrà infatti noleggiare questi fakefriends tramite un catalogo fotografico specificando addirittura alcune caratteristiche come il sesso e l’età. L’idea ha avuto subito grande influenza sul pubblico, il quale utilizza questo servizio non solo per riscattare la propria immagine su Facebook ma anche per riempire matrimoni, pubblicizzare noiosi congressi e seminari o sostituire gli stessi parenti. L’idea non è venuta solo ai Giapponesi: esistono già infatti siti simili in Italia e in tutto il mondo. Ne è un esempio Rentafriend, un sito che localizza nelle tue vicinanze compagni di facciata. Siti simili sono però gratuiti e forse più rischiosi rispetto a Real Appeal, infatti c’è una maggiore libertà da parte degli utenti. Un altro sito curioso simile a quelli di fakefriends è Rent a local friend che, differentemente dai precedenti elencati, è orientato più alla scoperta dei segreti turistici: i vostri “nuovi amici” infatti si improvviseranno solo per voi delle vere e proprie guide turistiche, guidandovi attraverso scorci e raccontandovi magari le origini della città che state visitando. Un altro sito simile a Rent a local friend è Local Freddie, praticamente uguale al precedente. Questi singolari siti sono sopratutto aperti a un pubblico più adulto, i ragazzi infatti, diversamente da quello che pensano molti, hanno una vita legata a cerchie di amici più reali rispetto agli adulti, i quali, vivendo nel mondo del lavoro per più tempo durante la giornata, trascurano i rapporti sociali e la loro ricerca di amicizia risulta più evidente. Quindi, in fondo, come afferma anche Alberto Rossetti, pscologo e psicoterapeuta torinese esperto di nuove tecnologie e dipendenze da social, ”forse non arriveremo ad affittare gli amici come in Giappone ma in fondo il meccanismo alla base è lo stesso”.
Sofia Dezzi Bardeschi – Classe 2C