Promozione presidenziale – Racconto

Jonas era davvero preoccupato: ormai mancavano solo tre minuti all’ingresso nella oloscuola e c’era un’oloverifica alla prima ora… Non aveva studiato a dovere il capitolo di tecnica delle astronavi intergalattiche in programma per oggi, con cui contava di poter rimediare tutte le insufficienze che aveva preso nelle giornate di scuola precedenti.
Siamo nel 3400 e alla Casa Bianca si era insediato il ventisettesimo pronipote di Trump che si era scontrato contro la ventiseiesima pronipote di Hillary Clinton.
Il pronipote di Trump però era ancora un ragazzo che frequentava la terza media ed era proprio lui il ragazzo che doveva recuperare le insufficienze prese durante l’anno oloscolastico .
Il giovane Trump, non avendo studiato, cercò di scappare ma non ci riuscì poiché sua madre lo fermò.
Quando rientrò nella sua oloclasse o, meglio, nella sua stanza, trovò l’ultimo compito della sua terza media.
Iniziò e dopo circa due consegnò la sua prova, poi durante la settimana continuò a “studiare” e fece un’interrogazione a metà della settimana in cui prese un ottimo sette per rialzare la sua media per l’esame finale.
La settimana dopo, quel compito gli venne reso e, facendo la media dei risultati fino ad allora, concluse che, per riuscire ad essere ammesso all’esame, avrebbe dovuto prendere almeno otto: quando la oloprofessoressa gli rese il compito guardò prima gli errori e poi il voto che era… otto e mezzo! E per questo era felicisssimo e così lo ammisero all’esame.
Lo stato disse a Jonas Donald Jr. Trump, pronipote del presidente Trump, che se non avesse superato l’esame sarebbe stato cacciato dalla casa bianca e che vi si sarebbe insediata la pronipote di Hillary Clinton, la giovane Victoria.
15 giugno iniziano gli esami: la prima prova è quella di lingua inglese, che il ragazzo non aveva studiato molto perché era la materia in cui era più bravo ed infatti riuscì a superarla abbastanza facilmente.
Il giorno dopo c’era la prova di matematica e per questa studiò tutta la settimana precedente ma riuscì solo a strappare una sufficenza striminzita.
Dopo tre giorni era il momento della prova più difficile, quella orale, per cui aveva iniziato a studiare ben tre mesi prima e in cui erano comprese storia, geografia, scienze, italiano e spagnolo. Riuscì a passare con la media del sette.
Oltre a essere contento di aver passato l’esame lo era anche per aver mantenuto il suo posto alla Casa Bianca, dove si era insediato per diritto dinastico, ma in cui sarebbe rimasto solo se avesse conseguito ogni anno la promozione. Strani scherzi di famiglia, era stato il suo eccentrico avo a stabilire la regola neanche quattordici secoli prima.

 

Mattia Biagioni – Classe 3F
Scuola Secondaria di primo grado “Puccini” di Firenze