FINALMENTE HO AMICI!!!!! di Simone Maselli

Io sono un ragazzo molto solitario, non ho amici e non vengo accettato dagli altri.
Quando c’è stata l’invasione aliena, nessuno mi ha avvertito e nessuno mi ha salvato. Fortunatamente avevo progettato una macchina tele trasportatrice, che mi ha salvato la vita proiettandomi in altri pianeti alla ricerca di creature che mi avessero accettato e fatto diventare un loro amico.
Arrivò finalmente il momento di usare la macchina. Approdai in un pianeta abitato da diverse specie di alieni che collaborano insieme. Erano un po’ strani. Anzi, molto strani.
La prima specie che ho conosciuto è quella MAKOVECINA. I membri di questa specie parlavano una lingua molto difficile che chiamavano” italieno”. Io purtroppo sono analfabeta e non so scrivere nemmeno la mia lingua d’origine. Erano strani: avevano 26 occhi a forma di lettere del loro alfabeto e le mani a forma di penna, inoltre il loro corpo era a forma di libro.
Ho fatto subito amicizia con loro e mi hanno insegnato a leggere e scrivere.
La seconda specie che ho incontrato è quella ALESSANDRINA. Essi parlavano in modo molto strano, solo con numeri! e mi hanno salutato così: “Due sta a quattro che è uguale a mille meno cento moltiplicato per il quadrato di sei”. Erano molto strani: avevano dieci teste come i singoli numeri della matematica e avevano mani a forma di calcolatrici.
Anche con loro ho fatto amicizia e mi hanno insegnato a fare calcoli a mente complicatissimi.
La terza specie era suddivisa in due sottospecie: quella BARILIANA e quella VALOTTIANA. I membri di queste due sottospecie parlavano tutte le lingue dell’universo e mi hanno salutato in cento modi, di cui io ne ricordo solo tre:“Bon jour”, “Good morning” e “Buenos dias”.
Avevano centomila bocche ed ognuna parlava una lingua differente. Sono diventato un loro amico difficilmente, perché non capivo cosa dicevano. Quindi mi hanno insegnato sei lingue: spagnolieno, inglesealien, franceseliena, tedescalieno, portogalieno e russoalien.
La quarta specie che ho conosciuto è quella TOMACIELLIANA, i cui componenti comunicavano suonando strumenti o cantando. Avevano sette bocche, da ognuna delle quali usciva una nota musicale diversa, e avevano cento mani a forma di strumenti musicali. Ho fatto subito amicizia con loro e mi hanno insegnato a cantare lirico e a suonare sei strumenti: tromba, chitarra, violino, flauto, organo e pianoforte.
La quinta specie che ho incontrato è quella MAISTIANA. Essi non parlavano perché erano sempre impegnati a prendere tele e colori e a dipingere! Avevano, al posto degli occhi, tutti i colori del mondo e le mani fatte in un modo strano: il pollice a forma di gomma, l’indice a forma di matita, il medio a forma di pennarello, l’anulare a forma di matita colorata e il mignolo a forma di pennello.
Ho fatto amicizia anche con loro e mi hanno insegnato a dipingere (alcuni mi hanno detto che, per quanto ero abile e bravo, assomigliavo a Vincent Van Gogh, anche se, detto tra noi, non sapevo chi fosse).
La sesta specie che ho incontrato è quella IRAZZIANA. I loro membri erano sempre impegnati a fare ginnastica! Erano alieni molto simili agli umani, l’unica particolarità che avevano era quella di avere muscoli alti due chilometri e lunghi sei: infatti occupavano i due terzi del pianeta. Ho fatto amicizia con loro e mi hanno insegnato a giocare sei sport diversi: corsa campestre, pallavolo, basket, football, nuoto ed equitazione e mi hanno insegnato acrobazie varie come il salto triplo all’indietro con avvitamento. Ero così bravo che mi hanno invitato alle olimpiadi aliene.
La settima e ultima specie che ho conosciuto è quella CATANIANA che parlava in modo così “tecnologico” che non capivo niente di quello che diceva. Aveva un corpo molto strano: era a forma di foglio F2 e aveva solo un piede con sette dita: il primo dito a forma di compasso, il secondo a forma di squadra, il terzo di matita, il quarto di riga, il quinto di goniometro, il sesto a forma di asse di legno ed il settimo specializzato nel disegnare con precisione.
Finalmente ho trovato amici, un po’ strani ma comprensivi. Sono anche avvantaggiato perché ho avuto modo, grazie all’amicizia con queste creature, di essere istruito molto bene grazie anche all’aiuto della specie PENNINA, che mi ha fatto capire meglio i concetti imparati.
Ho preso una decisione: vivrò in questo pianeta, in compagnia di queste creature, fino alla mia morte.