Non puoi stare al sicuro neanche al sicuro

Nella mattina di giovedì 7 settembre la polizia di Firenze è stata contattata da due ragazze statunitensi che hanno denunciato di essere state violentate da due carabinieri in servizio durante la notte precedente. Le giovani studentesse ventenni che frequentano un’università Americana a Firenze hanno passato la giornata in ospedale per fare accertamenti medici sul caso.

Mercoledì sera hanno trascorso la serata tra i locali di Firenze nei quali avrebbero conosciuto i due carabinieri, componenti dell’equipaggio di una delle tre “gazzelle” che erano accorse a piazzale Michelangelo per calmare una rissa iniziata nella discoteca Flo. Sono due carabinieri toscani, uno di 30 e l’altro di 45 anni, i quali, secondo il racconto delle studentesse le avrebbero accompagnate a casa uscite dalla discoteca in tarda notte. Lì, tra le scale e l’ascensore del palazzo le americane hanno riportato in fase di choc di essere state violentate.

Scandalo, disprezzo e vergogna se le testimonianze delle presunte vittime fossero vere dato che la figura del carabiniere dovrebbe rappresentare giustizia, legalità e sicurezza; ma ci sono alcune incongruenze che lasciano in dubbio il racconto delle studentesse. In attesa dell’esame del Dna, che viene eseguito sugli abiti che le vittime indossavano nella serata che chiarirà ogni perplessità, se la violenza fosse confermata ad aggravare la posizione dei due carabinieri sarebbe lo stato in cui si trovavano le due studentesse: erano ubriache e una delle due aveva pure fumato cannabis –  la quale risulta nei test alle quali sono state sottoposte giovedì pomeriggio – perciò non sarebbero state in grado di difendersi, di intendere e di volere.

Uno dei due carabinieri indagati ha ammesso di aver avuto un rapporto con una delle due ragazze ma ha spiegato che lei era consenziente e non gli sembrava ubriaca. Dice di essere “devastato” e consapevole di “aver fatto una cosa inqualificabile” e di non saper spiegare “perché mi sono fatto trascinare in questa situazione”, ma continua a sostenere che la studentessa “non sembrava ubriaca, non barcollava, non puzzava di alcol, connetteva bene i discorsi, non ha percepito nessuna contrarietà” e si giustifica dicendo che gli sembrava più matura e più grande della sua età.

Nei confronti dei due carabinieri, l’Arma ha “disposto un provvedimento di sospensione precauzionale dall’impiego”. A breve sarà interrogato anche l’altro carabiniere accusato di aver violentato l’altra studentessa che dopo l’accaduto si era chiuso in casa non lasciando nessuna dichiarazione. In queste momento le due giovani americane hanno lasciato Firenze. La giovane di 21 anni è in compagnia dai genitori che sono arrivati venerdì sera dagli Stati Uniti. L’altra è stata raggiunta da alcuni parenti.

 

di Federica Chiabrera