La falsa guerra: il caso della “War of the Worlds”

La “Guerra dei mondi” di Orson Welles fu uno tra i più celebri episodi di fake news che spaventò gli Stati Uniti il 30 ottobre del 1938. Ma è tutto vero quel che si racconta di quella strana e terribile notte?

di Davide Passeri e Marco Pellicanò

 

“La guerra dei mondi” fu un celebre sceneggiato radiofonico trasmesso il 30 ottobre 1938 negli USA: interpretato da Orson Welles, prese spunto dall’omonimo romanzo fantascientifico di Herbert G. Wells. La messa in scena parlava di uno sbarco di bellicosi extraterrestri nella località di Grovers Mill, nel New Jersey. Malgrado gli avvertimenti prima e dopo la trasmissione, gli spettatori presero sul serio la notizia

Tuttavia, circolano ancora oggi leggende legate a questa storia: secondo diversi studi e varie fonti, solo pochi spettatori seguirono la trasmissione e il panico non fu così ampiamente diffuso. Circolarono infatti voci del terrore in città: la gente invadeva la proprietà privata degli altri o preferiva ferirsi o mettere fine alla propria vita piuttosto che essere catturata dai marziani; le strade erano piene di macchine bloccate; gli ospedali non sapevano più come soccorrere i pazienti

Di fatto, accadde il contrario: nessuno morì o si ferì, nessun ospedale era in condizioni anomale, il traffico era normale. Ma allora perché fu allestita questa “fake news” ? Tutto fu preparato per diventare una sorta di “pesce d’aprile”, per essere discusso dalle riviste internazionali come Life, che pubblicò per l’occasione un’immagine di un contadino con un fucile con l’intenzione di uccidere gli invasori

Il caso si può considerare concluso? Non si può considerare come tale, perché voci recenti confermano un altro tipo di “guerra dei mondi”: il mondo della stampa e della radio americane. Di fatto, il New York Times pubblicò un editoriale intitolato “Terror by Radio” in cui screditava CBS Radio per aver pubblicato storie di finzione e menzogne

La notizia fece comunque scalpore perchè circolò su diversi giornali in veste di “fake news”, diventando così un cult del XX secolo

 

La guerra dei mondi (“War of the Worlds”, in inglese) fu un celebre sceneggiato radiofonico trasmesso il 30 ottobre 1938 negli Stati Uniti dalla CBS e interpretato da Orson Welles, tratto dall’omonimo romanzo di fantascienza di Herbert George Wells. È rimasto famoso per avere scatenato il panico descrivendo una invasione aliena.

Erano  le otto in punto della sera del 30 ottobre 1938. Le stazioni radio della CBS (Columbia Broadcasting System), una delle maggiori emittenti statunitensi, iniziarono la trasmissione di uno sceneggiato radiofonico di Howard Koch, tratto dal famoso romanzo fantascientifico La guerra dei mondi di H. G. Wells e interpretato dal ventitreenne Orson Welles

L’idea alla base dell’adattamento era di trasmettere nel corso del programma musicale della sera una serie di comunicati “dal vivo” del tutto simili a quelli trasmessi nei notiziari radiofonici

Orson Welles iniziò la trasmissione interpretando uno  scienziato che affermava che non potevano esistere altre forme di vita su Marte e da qui cominciarono dei bollettini che raccontavano l’atterraggio di un oggetto cilindrico. Dopo il diradarsi del fumo, dal cratere apparse un tentacolo e il racconto cominciò a farsi sempre più concitato: dal cratere fuoriuscì un intenso raggio di colore che colpì il giornalista che raccontava la battaglia tra marziani e la guardia nazionale; un gas velenoso cominciò a fuoriuscire dagli oggetti cilindrici mentre in tutti gli Stati Uniti si segnalava l’atterraggio di altri meteoriti; alla fine l’ultimo giornalista raccontò la caduta di New York, prima di finire il suo racconto con un urlo disperato. Dopodiché la trasmissione riprese, facendo capire che era passato già un anno e lo scienziato – interpretato da Orson Welles – raccontò che i marziani erano stati sconfitti da germi terrestri verso i quali non avevano alcuna immunità; dopo la conclusione Welles uscì dal suo personaggio, dicendo che si era trattato di uno scherzo di Hallowen

La trasmissione fece credere a una parte della popolazione degli Stati Uniti di essere veramente sotto attacco da parte dei marziani.  Lo stesso Orson Welles descrisse l’effetto suscitato dalla sua trasmissione con queste parole: «furono le dimensioni della reazione ad essere sbalorditive. Sei minuti dopo che eravamo andati in onda le case si svuotavano e le chiese si riempivano; da Nashville a Minneapolis la gente alzava invocazioni e si lacerava gli abiti per strada. Cominciammo a renderci conto, mentre stavamo distruggendo il New Jersey, che avevamo sottovalutato l’estensione della vena di follia della nostra America»

Negli anni successivi lo show ebbe così tanto successo che andò diffondendosi una specie di leggenda sull’effetto che aveva avuto sugli americani che lo ascoltarono. Certamente alcuni ascoltatori preoccupati quella notte telefonarono alla radio, o ai loro vicini di casa, per sapere cosa stesse succedendo, ma quanto furono estesi questi fenomeni non è chiaro. Secondo la leggenda, invece, milioni di americani furono presi dalla paura, ci furono decine di suicidi e di attacchi di cuore, mentre migliaia di persone in preda al panico scesero per le strade